PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Lo yoga alle Scotte. Corsi antistress per i professionisti

L’Azienda ha avviato il progetto per prendersi cura di chi cura

I corsi, rivolti a 200 operatori sanitari, sono già iniziati il 4 marzo e termineranno a dicembre

I corsi, rivolti a 200 operatori sanitari, sono già iniziati il 4 marzo e termineranno a dicembre

Prendersi cura di chi cura è l’obiettivo delle attività di welfare culturale avviate dall’Azienda ospedaliero universitaria senese e rivolte ai professionisti; l’ultima iniziativa, in termini cronologici, riguarda un progetto dal titolo ’Pillole di Yoga’.

L’Aou Senese nel 2024 ha aderito ad un’iniziativa della Fondazione MPS, entrando a far parte della rete Community Hub Culture Ibride, network aperto ad attori del terzo settore, dei servizi per il welfare, del mondo culturale e dell’educazione, con progetti finalizzati a produrre salute e benessere grazie a iniziative culturali e sportive. L’Aou Senese ha, quindi, partecipato al bando di FMps ’Vie d’uscite culturali’ appunto con il progetto Pillole di Yoga.

Il progetto, curato dall’Unità Comunicazione, Informazione e Accoglienza insieme alla Psicologia e alla Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università, consentirà a oltre 200 dipendenti di partecipare ad un corso di yoga, tenuto dall’associazione Camatkāra Yoga, con l’obiettivo di migliorare il benessere psico-fisico dei partecipanti e la gestione dello stress e situazioni emotivamente complesse. I corsi sono iniziati il 4 marzo e termineranno a dicembre.

"Il progetto – spiega il direttore generale Antonio Barretta - fa parte di uno studio approvato dal nostro Comitato etico aziendale, per analizzare i livelli di stress ex ante ed ex post: i dipendenti che parteciperanno riceveranno un questionario di valutazione dei livelli di stress, in modo da analizzare anche in che modo lo yoga possa influire positivamente sul benessere psico-fisico. La letteratura suggerisce che interventi basati sulla pratica dello yoga possono favorire un miglioramento del benessere lavorativo degli operatori sanitari. La partecipazione ad un’attività di gruppo potrebbe contribuire al miglioramento del clima organizzativo, alla riduzione dei livelli di stress lavoro correlato e della sintomatologia associata al burnout negli operatori con ricadute positive su pazienti e caregiver".