
Locali notturni "Più tutele per il settore"
Salvaguardare e non criminalizzare il mondo della notte, parte integrante della socialità di un territorio e dei più giovani. E’ una delle risposte emerse in ‘A che punto è la notte’, l’incontro della serie ‘Aperidee’ di Confesercenti Siena andato in scena giovedì pomeriggio al Bar le Torri di San Gimignano. Locali, mode, eccessi, educazione, tutte le parti in gioco si sono confrontate su un tema che negli ultimi anni spesso ha fatto discutere: l’intrattenimento notturno.
"Siamo stati anche indicati come attrattori di guai per i giovani – ha esordito Filippo Grassi, gestore di locali e responsabile nazionale intrattenimento di Fiep Confesercenti – ma in pandemia si è capito quanto servano anche luoghi come i nostri per una vita sociale sana. Bisogna smettere di aggiungere norme e responsabilità ai locali da ballo, soprattutto se in parallelo proliferano alternative abusive. Molti di noi hanno chiuso e il trend continua a essere negativo".
Ed è stato proprio Grassi a soffermarsi sulla possibilità dell’adozione anche a Siena e provincia del protocollo di intesa tra ministero dell’Interno e rappresentanze dei gestori siglato nel 2019 e poi messo in stand by in provincia a seguito della pandemia. Un protocollo importante per la prevenzione, la sicurezza e la lotta all’abusivismo, capace di permettere una sempre migliore collaborazione tra gestori e forze dell’ordine. "Il protocollo consentirà di adottare in modo più agevole nuove misure di prevenzione – ha specificato Grassi –. Stavamo per firmarlo in Prefettura alla vigilia della pandemia, confidiamo che il cerchio possa essere chiuso a breve. Nel 2019 raggiungemmo un’intesa importante con il ministero, varie province iniziarono ad adottarla, poi però la pandemia ha messo un freno a tutto. A giugno è stato ripreso il bandolo della matassa, con l’apertura di un nuovo tavolo tecnico ministeriale sulle discoteche. Ciò che è veramente importante di questo protocollo è la capacità di sensibilizzare, facendo sì che le parti in gioco si avvicinino per il bene comune e per mantenere quella tranquillità che serve a entrambi. Il protocollo prevede una serie di paletti: aderendo, chi li rispetta poi viene visto con un occhio di riguardo se succede qualcosa all’interno del locale. Ci stiamo già muovendo per adottarlo anche a Siena, a breve chiederò un incontro al prefetto. Protocollo necessario, ma a mio avviso già abbondantemente superato: dopo il Covid, chi è riuscito a rimanere in piedi ha troppo da perdere per non essere in regola".
Andrea Talanti