
Lojudice e la stampa: "Le parole e il cuore"
Ci voleva la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali per riunire, almeno in parte, gli auspicati ’stati generali’ dell’informazione del territorio che, nel sud della provincia, si identifica con la diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza. Il merito è stato riconosciuto all’ufficio per le comunicazioni sociali, diretto da Don Domenico Zafarana. Ma l’occasione è stata impreziosita dalla partecipazione del cardinale Augusto Paolo Lojudice.
Nell’impossibilità di riflettere sul messaggio di Papa Francesco per la giornata 2024, emesso poco prima dell’incontro, il prelato ha preso spunto dal messaggio dell’anno passato, famoso per l’esortazione del Santo Padre a ’parlare con il cuore’. "La comunicazione è il tutto dell’esistenza – ha esordito Lojudice –, con una parola inizia la Creazione e il Cristianesimo si diffonde attraverso la scrittura, non riferendo semplici cronache ma con contenuti che passano attraverso la persona ed il cuore di chi scrive".
E alla domanda se sia ancora possibile comunicare con il cuore, il cardinale ha espresso preoccupazione per i condizionamenti sempre più forti a cui sono soggetti i giornalisti e i comunicatori. Per scrivere occorrevano professionalità, preparazione, competenza, "ora che tutti possono dare notizie – ha proseguito Lojudice – il problema è proprio la mistificazione, l’ignoranza elevata a qualità.Ma bisogna provare a ’parlare amabile’, perché è l’unico linguaggio che apre i cuori". L’incontro, animato anche da don Manlio Sodi, è proseguito con un confronto tra i presenti e un approfondimento dedicato a L’Araldo Poliziano, il periodico della Diocesi.
Diego Mancuso