REDAZIONE SIENA

Lojudice vescovo di Montepulciano "Vedo due Chiese, due sorelle"

L’annuncio in contemporanea a Siena e in Valdichiana. L’unione delle diocesi avviene ’in persona episcopi’. Restano inalterate le strutture di ciascuna, dalle cattedrali agli uffici di curia, agli organi di partecipazione

di Laura Valdesi

SIENA

L’annuncio è arrivato. In contemporanea, alle 12, nella cattedrale di Montepulciano e nel palazzo arcivescovile di Siena. Come era già nell’aria da tempo, il cardinale Augusto Paolo Lojudice guiderà dal 3 settembre anche la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza di cui era rimasto amministratore apostolico monsignor Stefano Manetti, dal 6 luglio a Fiesole. "Ringrazio Papa Francesco della fiducia che ancora una volta ha voluto accordarmi", le parole al momento dell’annuncio del cardinale. E ancora: "La Chiesa mi chiede di accogliere sotto la mia responsabilità un’altra comunità diocesana, la vostra anzi la nostra, quella di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Come tre anni fa (quando arrivò a Siena, nel 2019, ndr) si tratta di un territorio molto ricco di tradizioni, cultura e spirtualità, santità, storia e tanto altro". L’unione delle due diocesi è avvenuta ’in persona episcopi’. Significa che è un unico vescovo ad esercitare il ministero episcopale mentre rimangono inalterate le strutture di ciascuna, come ad esempio le cattedrali, gli uffici di curia e gli organismi di partecipazione.

Lojudice dovrà occuparsi dunque anche di comunità come Sinalunga e Torrita, Chianciano, anche Radicofani e Abbadia San Salvatore, solo per citarne alcune. Nelle parole del cardinale ieri traspariva piena consapevolezza dell’importanza del compito e della sua delicatezza perché, inutile negarlo, la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, fermo restando il pieno apprezzamento per il cardinale e quanto ha fatto finora, non avrebbe voluto essere unita a quella di Siena. "La diocesi di Chiusi è la più antica, eretta nel III secolo. Quella di Pienza nel 1462 da Papa Pio II Piccolomini, originariamente unita in persona episcopi a Montalcino. Quella di Montepulciano – è stato lo stesso cardinale, in avvio del discorso a declinare le tappe – venne eretta nel 1561 da papa Pio IV. Nel 1772 Chiusi e Pienza vennero unite. Monsignor Alberto Giglioli, fu nominato nel 1975 vescovo delle tre diocesi che si trovarono così ad essere unite in persona episcopi. Il 30 settembre 1986 il territorio della diocesi poliziana venne unito con quello di Pienza e Chiusi. Una storia articolata, complessa ma che ci dimostra l’intenso legame tra le nostre due diocesi". Tende la mano in maniera semplice e diretta, com’è abituato.

"Non faccio fatica a vedere nelle due Chiese due sorelle, un territorio comune, una storia che ritorna, di avvicinamento e di incontro. Credo che per tutti quanti noi si allarghi una prospettiva, si aprano altre esperienze di vicinanza, di prossimità. Di collaborazione non per unificare o peggio ancora appiattire ma per integrare, ottimizzare, per condividere forze, energie ed esperienze che potranno aiutare tutti a camminare insieme sulle vie del Vangelo".

Poi la promessa: "So che tanti sacerdoti conoscono quelli dell’Arcidiocesi avendo studiato insieme in seminario. Condividete attività, incontri, iniziative. Tutto questo non può che facilitare il nostro compito di avvicinare queste due bellissime realtà, unite ora nella mia persona. Sarà un impegno gravoso che mi porterà sicuramente a correre ancora di più: proverò a farlo volentieri e con serenità, consapevole dell’aiuto di sacerdoti e laici. Come sto facendo a Siena vorrei incontrare tutte le parrocchie e le comunità, spero di riuscire a condividere un po’ la vita di voi sacerdoti, con quella nostalgia di essere parroco che porto sempre con me". Ancora i giovani trovano spazio nelle parole di Lojudice perché, come dice Papa Francesco, ’il cuore di ognuno deve essere sempre considerato terra sacra’.