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L’omicidio del corriere: "A tre mesi dalla morte chiediamo giustizia per il nostro Nicolas"

La famiglia dell’uomo che viveva ad Abbadia, trovato senza vita in un pozzo, ieri ha lanciato un appello sui social. Era scomparso il 22 maggio scorso.

La famiglia dell’uomo che viveva ad Abbadia, trovato senza vita in un pozzo, ieri ha lanciato un appello sui social. Era scomparso il 22 maggio scorso.

La famiglia dell’uomo che viveva ad Abbadia, trovato senza vita in un pozzo, ieri ha lanciato un appello sui social. Era scomparso il 22 maggio scorso.

di Giuseppe Serafini

AMIATA

"A tre mesi dalla tragica morte chiediamo giustizia per Nicolas". I familiari di Nicolas Matias Del Rio, il padre Eduardo e la moglie Carolina, insieme al figlio, tornano a chiedere giustizia per il loro congiunto a tre mesi dalla tragica scomparsa e dal drammatico ritrovamento del cadavere, gettato in un pozzo all’ interno di una villa disabitata nel comune di Arcidosso.

Lo hanno fatto attraverso un lapidario post sui social nella loro lingua argentina, la famiglia del corriere ucciso mentre trasportava un carico di borse del valore di 500mila euro proviene infatti da Buenos Aires. E Nicolas era arrivato in Italia nel dicembre scorso. La drammatica storia di Nicolas Matias del Rio, padre di un bambino di otto anni era infatti iniziata mercoledì 22 maggio a Casteldelpiano. Nicolas arrivato come detto dall’ Argentina sei mesi prima aveva trovato lavoro come corriere presso una ditta artigiana di trasporti, la ’New Futura’ di Piancastagnaio. Ditta che trasportava borse griffate dalle aziende pellettiere pianesi alle grandi imprese del settore del comparto fiorentino. Quel giorno Nicolas aveva ritirato un carico di borse per un valore di 500 mila euro da un laboratorio artigiano di Castel del Piano. Era il primo incarico da solo per l’ uomo. Al ritorno era stato avvicinato da uno strano personaggio che spacciandosi per un collega dipendente di una ditta di trasporti di Arcidosso lo aveva pregato di consegnare alcuni pacchi ad una ditta di Piancastagnaio rivelatasi poi non più attiva da più di un anno.

La vicenda, come noto, poi aveva avuto risvolti drammatici con il ritrovamento del furgone bruciato e delle scatole delle borse. Vicenda che poi ha avuto un tragico epilogo con l’arresto di tre uomini e il ritrovamento del cadavere a un mese dalla scomparsa. Mentre prosegue l’inchiesta della procura di Grosseto non si placa il dolore della famiglia Del Rio che lancia dunque un accorato appello affinché venga fatta giustizia.