"L’opera di Tresoldi è, al momento, una suggestione. Un’ipotesi su cui si sta lavorando. Che non abbiamo ancora deciso di realizzare, ma di cui vogliamo approfondire le condizioni di fattibilità". Il sindaco Luigi De Mossi commenta così il via libera arrivato dalla giunta per la progettazione della grande opera che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe trovare posto in piazza Jacopo della Quercia. Una "suggestione" che per il momento ha impegnato 160mila euro delle casse comunali: 10mila euro per il modellino 3D prodotto lo scorso anno, 150mila ora per gli elaborati grafici su cui poi dovranno anche arrivare le autorizzazioni formali degli organi preposti, a partire dalla Soprintendenza. Perché si tratterà, se l’opera vedrà la luce, di un richiamo a quel "sogno" ricorrente nei riferimenti di De Mossi: si ricorderà che lanciò la sua candidatura nell’ottobre 2017 proprio alla porta del Duomo nuovo.
Ora l’opera, da installare entro il primo marzo 2023 (a ridosso delle elezioni comunali), sarà un esplicito omaggio a quell’ampliamento che rimase incompiuto, complici problemi statici, economici, di collegamento con la Cattedrale già esistente, del duro colpo della Peste nera. Il costo dell’opera di Tresoldi sarebbe imponente, intorno ai due milioni di euro, risorse che dovrebbero arrivare da finanziamenti esterni afferma il sindaco: "Voglio chiarire l’intento che mi ha mosso, quello di proporre al territorio un’operazione innovativa e coraggiosa, di grande respiro. Non un’azione artistica fine a sé stessa – afferma De Mossi – ma un’iniziativa capace di far parlare di sé in Italia e fuori, e di attivare nuovi circuiti di turismo culturale anche in periodi normalmente meno vivaci per Siena. Tuttavia, al momento, si tratta solo di un embrione di progetto. La giunta con il suo atto ha creato le condizioni perché si possa passare alla fase di progettazione esecutiva: ma questo avverrà solo ed esclusivamente se prima saremo in grado di assicurare sponsorizzazioni private esterne, cosa su cui stiamo lavorando proprio in queste settimane. Penso in particolare a sponsorizzazioni di livello nazionale, che potrebbero essere interessate a convergere sul territorio per un’operazione di così alto profilo e che altrimenti non saremmo mai in grado di intercettare".
Il riferimento del sindaco è alla cifra complessiva, perché per i 150mila euro della progettazione è stato dato mandato alla direzione risorse finanziarie di provvedere alla variazione di bilancio. "Sono il primo a pensare – conclude De Mossi – che la priorità, in questa fase storica, vada data alle risposte alla crisi economica, alle difficoltà del post-pandemia, agli effetti della guerra. Le famiglie hanno bisogno di aiuto, ed è su questo che ci concentreremo nel prossimo bilancio. Se però fossimo capaci di reperire da sponsor esterni tutte le risorse necessarie, allora un’operazione come questa potrebbe diventare motore di promozione, sviluppo economico, lavoro". La questione approderò in consiglio comunale, come anticipa Bruno Valentini, Pd. "Parliamo di un’opera probabilmente alta trenta metri che resterà sei mesi in piazza Jacopo della Quercia – afferma Valentini –, dal costo elevatissimo già dalla fase della progettazione. Mi fa ridere che per anni abbiano attaccato le iniziative di arte contemporanea della precedente giunta, adesso da Clet a Tresoldi utilizzano tutti quegli artisti che prima criticavano".