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"Love Project, emozioni contro il materialismo"

Niccolò Innocenti classe 1999 diplomato al Liceo delle Scienze umane con indirizzo Economico-Sociale attualmente ha avviato un progetto molto conosciuto...

Niccolò Innocenti classe 1999 diplomato al Liceo delle Scienze umane con indirizzo Economico-Sociale attualmente ha avviato un progetto molto conosciuto sui social con il nome di ’Love Project’ che sta spopolando su Instagram e Tik-Tok, dove l’argomento principale sarebbe proprio l’amore.

Niccolò appena uscito dal Liceo cosa hai fatto? Che intenzioni avevi? "Una volta uscito da liceo ho fatto qualche lavoretto nel mondo enogastronomico, fino a quando durante l’estate in cui ero a fare la stagione in Val d’Orcia in un resort di lusso, ho capito che non faceva per me".

’LoveProject’ da cosa nasce, come parte tutto? "L’idea nasce dall’esigenza di raccontare qualcosa che potesse essere d’aiuto per le persone. Io mi sono ispirato al progetto Happines, e allo stesso modo voglio parlare dell’amore, mettendo in luce le emozioni rispetto al materialismo moderno. Sono partito dai miei nonni (ride ndr) non avendo altri, e nonostante questo ora a piccoli passi stiamo crescendo sempre di più".

Da chi è composto il team di ’LoveProject’? "Ormai il gruppo inizia ad essere numeroso con il mio "socio" Giulio Becatti che è un videomaker, poi c’è Mattia Corti che fa comunicazione e Marketing e alcuni videomaker che ruotano in base agli impegni".

Che obiettivi ti poni in un futuro prossimo? "LoveProject in teatro è il prossimo obiettivo, poi mi piacerebbe molto creare un reportage non solo in Italia ma anche all’estero, però al momento bisogna farsi un po’ i conti in tasca essendo autofinanziati. Cerchiamo di fare le cose che possiamo sostenere economicamente".

Che consiglio daresti ad un giovane che esce dalla scuola superiore o dal mondo dell’università e vuole buttarsi in un progetto tutto suo? "Gli direi di concentrarsi su tutto quello che può piacere e far bene alle persone. Ma l’importante è fare qualcosa che soprattutto renda felice se stesso".

Matteo Cappelli