REDAZIONE SIENA

Luce e colore nelle opere di Guardi. Il regalo di Natale della Fondazione

La mostra, curata da Vernice, allestita a Palazzo Sansedoni. La cornice per i sei dipinti dell’artista veneziano

Luce e colore nelle opere di Guardi. Il regalo di Natale della Fondazione

Opere d’arte dentro un’opera d’arte. Si potrebbe riassumere così la mostra ‘Luce e colore nei dipinti di Francesco Guardi’, curata da Vernice Progetti Culturali nelle stanze di Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione Monte dei Paschi. Perché oltre ai sei quadri del pittore veneziano che fanno parte della straordinaria collezione di cui la banca Monte dei Paschi è proprietaria, per i visitatori sarà anche l’occasione di ammirare uno dei meravigliosi palazzi storici di Siena che si offre da cornice per l’evento.

"È un modo per fare alla città gli auguri di Natale – commenta il presidente della Fondazione, Carlo Rossi – e di Buon anno. La mostra rientra nel nostro programma di valorizzazione di Palazzo Sansedoni, per farlo conoscere e per far conoscere la storia che racconta, dei vari salotti culturali che la famiglia Sansedoni vi organizzava. Noi vogliamo riproporre questa storia perché è bella e fa parte della vita quotidiana di questa città".

"L’iniziativa – spiega Laura Bonelli, di Vernice Progetti Culturali – nasce da uno studio della collezione del Monte dei Paschi, che non contiene soltanto arte senese. Molte opere provengono infatti dalle collezioni di altri istituti, proprio come questo nucleo che viene dalla Banca Antonveneta". I sei dipinti, da un nucleo che originariamente ne comprendeva forse dieci, uniscono alle atmosfere rarefatte della campagna veneta la solennità di temi religiosi. Arrivano tutti dall’area di Venezia, dalla quale Guardi, vissuto tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, non si è mai spostato. La scelta di esporre le opere di questo artista è quindi legata all’intento di valorizzare l’intera collezione Monte dei Paschi, in un clima di apertura del palazzo alla città. La figura di Guardi è stata approfondita dal professor Alessandro Angelini, docente ordinario di Storia dell’Arte moderna del Dipartimento di Scienze Storiche dei Beni Culturali dell’ateneo senese, che ha firmato in coppia con la curatrice, la stessa Bonelli, il libretto che illustra la mostra.

All’allestimento hanno partecipato docenti e laureandi del Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università e studenti delle scuole superiori. Per le scuole della provincia saranno organizzate visite guidate. Per tutti sarà possibile visitare la mostra, con ingresso gratuito, fino al 31 gennaio dal lunedì al venerdì dalle 10 alla 13 e dalle 16 alle 19 (il martedì solo di pomeriggio).

Riccardo Bruni