Luglio ’95, lo stop alla Rai. In onda la maratona Palio

Il Tg5 acquisisce i diritti per la diretta tv della carriera di Provenzano. Il direttore Mentana racconta la Festa per ore, con tanti giornalisti a Siena.

Luglio ’95, lo stop alla Rai. In onda la maratona Palio

Luglio ’95, lo stop alla Rai. In onda la maratona Palio

Per quei giorni fu indubbiamente un fatto epocale, clamoroso: la Rai perdeva i diritti di trasmettere in diretta il Palio, lasciando il posto a Canale 5, che proseguiva nella suaconquista di tante trasmissioni. L’operazione fu portata a termine dal team di Enrico Mentana, che trasformò subito l’evento in una lunga diretta che copriva tutto il pomeriggio, anzi con puntate nei giorni precedenti e dalla mattina del 2 luglio. La felice intuizione prevedeva la presenza di tanti giornalisti in città: con Mentana arrivarono infatti Lamberto Sposini, Cesara Buonamici, Cristina Parodi, Fabrizio Summonte, il gruppo che si era formato al "Biscione" quattro anni prima fondando il TG5, molti dei quali arrivavano dalla Rai. Un bel subbuglio, una scossa non da poco, che mostrava alla Rai che nulla fosse scontato nell’offrire l’esclusiva alla tv di Stato.

Da allora, con una operazione seguita dall’allora assessore alla cultura Omar Calabrese, niente fu uguale a prima. E il Palio, dal punto di vista di oggetto di informazione, mostrò di avere altre facce per essere raccontato e soprattutto modi più vicini alla realtà nazionale, scevro di retorica e con una agilità di comunicazione che ha fatto bene a tutti.

Possiamo affermare che la successiva operazione del Canale Civico di Siena, iniziata da David Rossi con il sindaco Piccini, subiva l’influenza di questo nuovo modo di porgere la Festa, compresa la scelta della formazione della redazione e della confezione dei notiziari e dei programmi. Uno stile volutamente agile, asciutto, ma con grande presa nel pubblico.

Ma torniamo alla carriera del 2 luglio 1995: ci fu modo anche di fare cronaca, con la defezione in diretta del Nicchio che dovette rinunciare alla corsa per l’infortunio al cavallo Delfort Song, per arrivare poi alla cronaca essenziale, culminata con la vittoria dell’Onda con Salvatore Ladu detto Cianchino e il cavallo Oriolu de Zamaglia con il Capitano Massimo Castagnini. Si può affermare che per Mentana, oggi alla Sette, è una sorta di ritorno a un passato non certo recente con l’oggetto Palio, da cui è sempre rimasto affascinato.

Dal 2022 i diritti della diretta, ancora una volta sono passati dalla Rai a La7, con un cambio ovviamente anche di stile nel raccontare la nostra Festa. Un altro cambiamento che, al di là dei risultati di audience, può offrire il senso che oggi chi garantisce tutela, qualità e ritorno economico, è sempre buon accetto e che non esistono dogmi come nel passato. Magari fra due anni ci può essere un ritorno alla Rai, ma sempre ripartendo da trattative fatte in assoluta parità. E trent’anni fa, la città si dimostrò pronta a nuove avventure mediatiche, che allargarono i confini del palio, a cominciare dal nascente streaming.

Massimo Biliorsi