Lui beveva, lei l’ha denunciato: "Assolto. E sono tornati insieme"

Il caso dei due 52enni mostra come il percorso giudiziario a volte serva per risolvere i problemi

Lui beveva, lei l’ha denunciato: "Assolto. E sono tornati insieme"

Scarpe rosse, il simbolo del ’no’ alla violenza contro le donne. In questo caso, le denunce e l’allontanamento da casa sono riuscite a riunire una coppia che si vuole bene

di Laura Valdesi

SIENA

Potrebbe essere la trama di una fiction, se non fosse vita vissuta. Lui e lei che si conoscono da ragazzini. S’innamorano. Poi le strade si separano. Al loro fianco altre persone, finché non si ritrovano. E nasce una relazione sentimentale dalle tinte burrascose quanto intense. Con querele presentate dalla donna e poi sempre ritirate. L’amore più forte della rabbia e delle discussioni. Del limite del rispetto oltrepassato. Finché lui aveva esagerato, complice il ’compagno’ di vita che, oltre alla sua donna, aveva avuto per lunghi anni: l’alcol. Era stato allontanato da casa dal giudice che lo aveva costretto a seguire un percorso di recupero al Serd. Rischiava di finire in cella, altrimenti. Non ha potuto evitare però il processo per maltrattamenti. E’ stato assolto ieri pomeriggio "perché il fatto non sussiste". Non ha retto all’emozione quell’uomo di 52 anni che ce l’ha messa tutta per voltare pagina. Scoppiando in lacrime al momento della sentenza pronunciata dal giudice Alessandro Maria Solivetti Flacchi. Non riusciva a farlo smettere neppure il suo avvocato Monja Salvadori. Non c’era invece la compagna con cui ha recuperato il rapporto. Sono tornati insieme da quando l’artigiano, che vive a Poggibonsi con lei, ha smesso di eccedere con l’alcol, causa di tanti problemi nelle coppie.

Una storia tutta da raccontare nella quale magari altri si riconosceranno. Che mostra, a differenza di quanto sempre più spesso racconta la cronaca ogni giorno, si può ricominciare. Uscendo dal tunnel dopo uno choc come lo è stato per l’uomo l’allontanamento disposto dal giudice dalla sua casa. E dalla donna che comunque amava. "La svolta è stata forse proprio in questa fase – ha sottolineato nell’arringa l’avvocato Salvadori – , si è reso conto che aveva bisogno di aiuto. Allora ha seguito il percorso al Serd. Da allora non ha più avuto problemo con gli eccessi alcolici, la sua condotta è cambiata radicalmente".

"Tre gli episodi che sono rimasti nel processo – l’incipit del pm Alberto Bancalà –, uno del 2021 e gli altri del 2022". Valorizza quanto riferito dalla donna nella testimonianza in aula per evidenziare che c’era stata reciprocità, quando scattava la scintilla. "’Nonostante subissi colpi e schiaffi, aveva spiegato, anche io non stavo a guardare’. Non aveva negato tuttavia che la relazione sentimentale era sfociata in conflitti e litigi. La maggior parte, però erano collegati all’alterazione dell’uomo per via dell’alcol". Si era accesa la luce in quella convivenza costellata di tensioni, tanto da tornare coppia. "Da allora si sta comportando bene, è tranquillo, tutto procede", le parole della donna. Che già in passato lo aveva querelato almeno sette volte, ritirandola regolarmente. L’ultima però il procedimento era andato comunque avanti. "I fatti specifici erano scaturiti da litigi relativi a questioni di gelosia – sottolinea ancora in udienza l’avvocato Salvadori –, forse dal problema più grosso, l’abuso di alcol". "Avevo paura di lui solo quando beveva", ancora la donna. I due che si strattonano, il telefono dell’uomo che viene accidentalmente pestato dalla compagna e si rompe. Lui che l’accusa di averlo fatto apposta. Sputi, presa per i capelli. Buttata in terra. Ma ora hanno voltato pagina. Possono ripartire. Grazie anche alla giustizia.