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L’Unesco premia Pienza Il valore del ’Cacio al fuso’

’Buona pratica per la salvaguardia del patrimonio immateriale’ grazie all’adesione alla rete Tocatì, festival internazionale degli antichi giochi di strada.

L’Unesco premia Pienza Il valore del ’Cacio al fuso’

Il gioco del ’Cacio al Fuso’, tradizionale appuntamento che si tiene ogni anno è Pienza, è ’Buona pratica per la salvaguardia del Patrimonio immateriale Unesco’. Lo straordinario riconoscimento arriva grazie all’inserimento del ’Cacio al Fuso’ tra i protagonisti del ’Tocatì’, festival internazionale dei giochi antichi che si svolge a Verona.

"Una iniziativa – si legge nella nota del comune – nata da alcuni veronesi visionari che credevano che i giochi di una volta non fossero solo ricordi dei nonni o, al più, occasioni per fare un po’ di soldi, ma un modo per stare insieme, per rinsaldare i legami dentro la comunità e fra le generazioni. È un patrimonio culturale da tramandare. Una scommessa si legge ancora- che in oltre vent’anni ha trovato dalla propria parte una rete di comunità di gioco italiane e straniere che insieme hanno portato al riconoscimento da parte dell’ Unesco come Buona pratica per la salvaguardia del patrimonio immateriale. Questo è il Tocatì".

La consegna della targa è avvenuta al ministero della Cultura. Presenti il sindaco, Manolo Garosi, l’assessore Luigi Lizzi, il consigliere Edoardo Marini. In rappresentanza dei tiratori era presente il caposquadra Nello Monaci "Di tutto questo – viene sottolineato nella nota del Comune – bisogna rendere merito all’Associazione giochi antichi e, in particolare, al suo presidente, Giorgio Paolo Avigo, e alla professoressa Valentina Lapiccirella Zingari, per averci creduto Un grazie alle Comunità di gioco, per aver coltivato la ’materia prima’ su cui costruire questa rete".

Massimo Cherubini