Lunetta Savino è ‘La madre’, in scena ai Rinnovati da domani a domenica. Lo spettacolo di Florian Zeller, con la regia di Marcello Cotugno, indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. Racconta la storia di Anna, chiusa in una solitudine che non ha scelto, ma nella quale si è ritrovata abdicando a sogni, speranze e desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio.
Una protagonista portata in scena da una straordinaria Lunetta Savino, qui impegnata in una prova davvero toccante, nei panni di una donna ossessionata nella cui mente si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche. Come al solito la stagione dei Teatri di Siena offre al pubblico tre repliche per gli spettacoli in programma nel cartellone del ‘Sipario rosso’: venerdì e sabato alle 21 e domenica alle 17.
"Il tono da black comedy – si legge nelle note di regia – lascia scappare più di un sorriso, per le situazioni descritte e il meccanismo delle ripetizioni che Zeller instaura nel testo, e si trasforma lentamente in un dramma spietato che non sembra essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele da cui risvegliarsi è impossibile".
Il testo è portato in scena dalla compagnia teatrale Moliere. Oltre a Lunetta Savino, ci saranno anche Andrea Renzi, Niccolò Ferrero e Chiarastella Sorrentino. Le scene sono a cura di Luigi Ferrigno, le luci di Pietro Sperduti, i costumi di Alessandra Benaduce. La protagonista Lunetta Savino incontrerà il pubblico sabato 18 gennaio alle 18.30 nel foyer dei Rinnovati, con la moderazione del direttore artistico dei Teatri di Siena, Vincenzo Bocciarelli. Nei giorni in cui ci sono spettacoli in scena, inoltre, è operativo il bar del teatro, riservato agli spettatori. Il prossimo spettacolo del cartellone del ‘Sipario rosso’ è in programma ai Rinnovati dal 24 al 26. Si tratta della commedia ‘Il malloppo’ di Joe Orton, per la regia di Francesco Saponaro, con Gianfelice Imparato, Marina Massironi, Giovanni Franzoni. Una dark comedy dai toni farseschi e dalla comicità dissacrante, che in un dialogo serrato, iperbolico e surreale, mutuato dal teatro dell’assurdo, mette in campo una critica spietata alla società inglese degli anni Sessanta.
Riccardo Bruni