REDAZIONE SIENA

L’Università nella top 100 al mondo. Per archeologia e studi classici

L’ateneo senese risale nella classifica Qs Ranking: valutata la performance di sei aree didattiche

L’Università nella top 100 al mondo. Per archeologia e studi classici

L’Università degli Studi di Siena si piazza nelle prime cento al mondo per gli studi in ambito archeologico e si vede classificata ex novo, come new entry, anche per gli studi classici: sono queste le note salienti di Qs Ranking ’per discipline’, la classifica internazionale stilata da Quacquarelli Symonds, che valuta la reputazione e i dati relativi alla ricerca di 1.559 atenei, su quasi 5.000 istituzioni considerate, in 96 Paesi e territori, in 55 discipline accademiche e cinque aree di studio.

L’Italia si colloca al settimo posto per numero di ingressi in classifica (577 piazzamenti degli atenei nelle varie materie) e all’ottavo per numero di università presenti (56 quelle classificate). Nell’edizione 2024, l’Università di Siena compare in sei aree di studio: migliora in due discipline, ovvero nell’area Scienze biologiche, passando dalla fascia fra 551 e 600 del 2023 a quella fra 501 e 550 di quest’anno; e si piazza - questo il risultato migliore - fra i top 100 al mondo negli studi Archeologici, terza in Italia. Mantiene invece la posizione del 2023 in due discipline: per Economia e per Medicina è confermata la fascia fra le posizioni 451 e 500; in lieve discesa l’area di studio Pharmacy (fra 351 e 360). New entry in classifica invece per l’ambito di studio Arti & Studi umanistici, che vede per la prima volta l’ateneo senese valutato e posizionato in fascia 501-550, in una graduatoria che ha fra l’altro come prima classificata al mondo La Sapienza di Roma.

Rappresenta quindi per l’Ateneo un prezioso riconoscimento internazionale far parte di questo Ranking che comprende le migliori istituzioni accademiche al mondo. Per questa edizione sono state considerate l’importante indicatore delle ’citazioni’, la buona reputazione nell’ambiente accademico, la produzione scientifica e l’internazionalizzazione (sono quasi il 10 per cento gli iscritti stranieri a corsi di primo e secondo livello a Siena) e la capacità di partecipazione dell’Università a reti di ricerca con partner stranieri.

"L’Università di Siena – sottolinea il rettore Roberto Di Pietra – si conferma tra gli atenei che fanno parte del prestigioso QS World University Rankings by subjects, ottenendo un buon posizionamento in diverse discipline e dimostrando un trend in crescita rispetto all’edizione dello scorso anno. Siamo molto soddisfatti per il piazzamento in Archeology, che fa il suo ingresso tra le prime cento al mondo".

Paola Tomassoni