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Lupa, insediato il neo priore Sensi: "Continuerò a lavorare sul territorio"

Un seggio di amici, con tanti è cresciuto insieme. "Porterò avanti i progetti utili al ripopolamento del rione"

Continuità è la parola chiave del nuovo seggio, guidato dal priore Giacomo Sensi (nella foto con Carlo Piperno di cui era vicario) Entrambi credono molto nell’importanza di ripopolare il rione

Continuità è la parola chiave del nuovo seggio, guidato dal priore Giacomo Sensi (nella foto con Carlo Piperno di cui era vicario) Entrambi credono molto nell’importanza di ripopolare il rione

di Laura Valdesi

"Emozionato. Dall’elezione ad oggi sono riaffiorati tanti ricordi. Immaginando quando ero alle fonti, da bambino, che ci allenavamo con la bandiera insieme a Nicola Cavani, ora vicario. Giulio, il capitano, era tamburino e siamo entrati in Piazza insieme. Tutti coetanei", racconta il neo priore della Lupa Giacomo Sensi, insediato giovedì sera. Che aggiunge: "Gabriele Bartalucci, poi, ci ha insegnato perché era la generazione sopra e ha sempre tirato le fila di alfieri e tamburini. Questo per dire che da essere ragazzino mi sono ritrovato priore della mia Contrada con tanti amici". Un sogno, dunque. "Come senso di orgoglio e responsabilità, domenica scorsa per l’elezione, l’ho paragonato alla prima volta che entri in Piazza alfiere. Sei un ragazzo, ti danno la bandiera e rappresenti la Lupa sul Campo. Come priore, naturalmente, hai parecchie responsabilità in più". C’è stata grande partecipazione alle urne. "Tanti contradaioli, un bel momento. Hanno votato circa 400, se non è record per noi si tratta sicuramente di una delle tornate elettorali più partecipate". Si respira un’atmosfera positiva nel rione. "Carlo Piperno, il priore uscente, ha fatto un lavoro fantastico. Sono felice, è un bel momento per tutti e questo mi rende sereno nel dover lavorare".

I Palii vinti hanno cambiato la Contrada? "La chiave di volta, ciò che l’ha davvero cambiata negli ultimi 20 anni, è stato un percorso di acquisizioni e valorizzazioni immobiliari: società nuova, il salone, gli orti. Mutato il modo di approcciarsi alla Contrada, mutati i numeri. Arrivare in società il pomeriggio e vedere dagli anziani ai bambini che giocano, aiuta tanto nella crescita. Chiaro poi che le vittorie hanno certificato da un lato, dall’altro rinforzato, un trend di sviluppo esponenziale avvenuto negli ultimi 20 anni, non negli ultimi otto. Il chiodo fisso, come seggio che si è appena insediato, è di continuare ad incrementare il nostro patrimonio immobiliare, valorizzandolo. Seguendo la strada tracciata da Piperno. Proseguendo al contempo la splendida collaborazione per il rione avuta con le due amministrazioni comunali con cui ha lavorato Carlo. La piazza di Fonte nuova è stata un volano per la Lupa ma qui ci sono anche bambini che non sono della nostra Contrada. Consente di tornare un po’ al concetto di rione di cui, per via degli spazi più angusti, avevamo necessità".

A primavera avete comprato gli orti di Fonte Nuova. "Lo spazio verde tra la piazza e via Garibaldi. Abbiamo una serie di progetti per l’area verde. Spero di realizzarli. Avere un polmone così per noi è un sogno". Progetti in continuità rispetto al seggio uscente. "Esatto. Ciò che eredito da Piperno è soprattutto il lavorare sul territorio. Cercando di aiutare i lupaioli, per esempio, come si è adoperato lui affinché tornino a vivere nel rione, facendo da interfaccia fra venditore e compratori lupaioli. Ha dato frutti perché la zona Vallerozzi-Pian d’Ovile si è ripopolata. E desideriamo continuare, ribadisco, ad avere buoni rapporti con il Comune che hanno consentito la riqualificazione di alcuni angoli del rione. Ma anche con la questura: nel momento in cui sono state segnalate alcune criticità, penso al vicolo di Borgo Franco che per un periodo è stato ritrovo di persone che creavano disagi, si è mossa subito".

Sensi ha vinto tre Palii: 2016-2018 e 2024. Un successo da priore? "Le vittorie fanno piacere ma non è il mio ambito, devo solo essere di supporto al capitano". I rapporti con la rivale Istrice? "Eredito rapporti di una sana rivalità dai priori precedenti, non solo Carlo. Vorrei riuscire a conservarli, basati sul rispetto. L’importante è che sia reciproco".