LAURA VALDESI
Cronaca

“Un lupo fra Vico Alto e viale Sclavo. Seguiva una ragazza, l’ho bloccato”

Il racconto del tassista che si è accorto di cosa accadeva e ha iniziato a fare rumore. Poi la telefonata al 112

Un lupo (foto d'archivio)

Un lupo (foto d'archivio)

Siena, 14 maggio 2024 – “Ho avuto così paura per quella ragazza che la notte, terminato il turno con il taxi, non sono poi riuscito a chiudere occhio. Non è possibile che i lupi, i predatori, arrivino così vicino all’abitato", dice Gennaro Del Percio. Che ha segnalato subito l’accaduto ai carabinieri, intervenuti con una pattuglia. L’ha comunicato al contempo ai colleghi nella chat interna, raccontando cosa ha visto, nella zona di Vico Alto, nel cuore della notte di domenica, fra le 3 e le 4. Un animale – si tratta di un lupo, ne è certo – che seguiva una ragazza e probabilmente l’avrebbe aggredita se non fosse passato di lì con il taxi. Dunque un fatto inquietante per il luogo in cui è avvenuto, dopo le numerose segnalazioni giunte dagli allevamenti della provincia e persino dalle scuderie, quella di Andrea Coghe per esempio ma anche di Francesco Ticci. Senza contare la clamorosa aggressione, in questo caso però da parte di un cinghiale, subita da una donna a Scacciapensieri nel dicembre 2019 e, più di recente, a Piancastagnaio.

Del Percio, andiamo per ordine. Dove è successo il fatto.

"Strada di Vico Alto, subito dopo il cavalcavia, a 40-50 metri da viale Sclavo. A una decina da dove passa il binario della ferrovia".

Era in servizio?

"Esatto. Ho notato una ragazza con le cuffiette, da sola, che camminava. Sembrava che dietro di lei ci fosse un cane, da lontano".

Poteva aver portato fuori l’animale.

"Peccato che, avvicinandomi, è apparso chiarissimo che si trattava di tutt’altro. Rallento, non si sa mai con gli animali, ed è stato allora che ho visto che procedeva strisciando alle sue spalle, per terra. Come in agguato. Ogni tanto alzava la testa puntando la giovane. Non ci ho visto più, ho capito subito il pericolo che stava correndo. Quello era un lupo, un lupo. Ho ancora i brividi se ci ripenso".

Cosa è successo?

"Ho cominciato a suonare all’impazzata, a fare rumore per mandare via l’animale ma questo continuava, imperterrito, a stare dietro alla ragazza. A puntarla. Allora mi sono messo in mezzo con il minivan fra lei e il lupo, non sapevo cos’altro fare. Poteva essere mia figlia!".

L’animale alla fine ha ceduto

"E’ scappato in una strada sterrata che c’è lì, sembrava che fosse un ambiente per lui familiare. Ho continuato a suonare per essere certo che non tornasse indietro".

E la giovane?

"Sono andato da lei, l’ho chiamata. Ha alzato la cuffietta, le ho detto del lupo. L’ho invitata salire, l’avrei accompagnata a casa senza prendere un euro. Desideravo solo toglierla da lì. Ma non ha voluto e ha proseguito, non si è proprio resa conto del rischio".

Allora ha avvertito i carabinieri?

"Ho chiamato il 112, sono ripassato nella zona e li ho trovati dove c’è la prima rotatoria che s’incontra da viale Sclavo scendendo verso la stazione. Era stato avvistato l’animale. Più tardi sono anche andato direttamente in viale Bracci per capire se c’era bisogno di formalizzare una denuncia, avvertendo al contempo i miei colleghi. E la mattina dopo (domenica, ndr) ho chiamato la polizia municipale per informare anche loro dell’accaduto. C’era un lupo davanti a me".