REDAZIONE SIENA

Rifiuto del lutto nazionale, su Montanari interrogazione in Parlamento

Il caso dell’università per stranieri che non rispetta le disposizioni del Consiglio dei Ministri: la Lega si appella al Ministro dell’Università e della Ricerca “affinché accerti le responsabilità”

Il rettore Montanari (Lazzeroni)

Il rettore Montanari (Lazzeroni)

Siena, 15 giugno 2023 – E’ polemica rovente su quanto accaduto a Siena. Dove Tomaso Montanari, rettore dell’università per stranieri, si è rifiutato di esporre le bandiere a mezz’asta nel giorno del lutto nazionale disposto per la morte di Silvio Berlusconi. Una decisione che ha scatenato una discussione tra sostenitori e detrattori di Montanari.

Sul caso la Lega, che biasima la scelta del rettore, ha promosso un’interrogazione. Che ha come firmatari i deputati toscani della Lega Tiziana Nisini (prima firmataria dell'interrogazione), Edoardo Ziello ed Elisa Montemagni assieme al collega Simone Billi, capogruppo della commissione Affari Esteri e i componenti della commissione Cultura Giorgia Latini, Rossano Sasso, Giovanna Miele e Simon. L’interrogazione è al ministro dell’Università e della Ricerca affinché “accerti le responsabilità di Montanari.

«Il Consiglio dei Ministri ha predisposto, dal 12 al 14 giugno, l'esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell'intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche consolari italiane all'estero, per la scomparsa del senatore Silvio Berlusconi. Qualcuno non ha perso comunque occasione per fare polemica. In particolare il Prof Tomaso Montanari, non nuovo ad atteggiamenti di vilipendio. Infatti il Rettore dell'Università per stranieri di Siena, non si è limitato solo a esternazioni di cattivo gusto, ma si è rifiutato di esporre le bandiere a mezz'asta. Un atteggiamento, oltre che umanamente discutibile, senza precedenti. Per questo la Lega sta presentando un'interrogazione al ministro dell'Università e della Ricerca per accertarne le responsabilità e per assicurare che l'Università resti un luogo di apprendimento e convivialità apartitico e apolitico».