REDAZIONE SIENA

Caso Montanari: “Il lutto nazionale può essere proposto o disposto, ma non imposto”

Siena, la vicenda, accaduta all’università per stranieri di Siena, della mancata esposizione delle bandiere a mezz’asta per la morte dell’ex premier Berlusconi. Parla l’avvocato Roberto Maria Corso

Tomaso Montanari, rettore dell'università per stranieri di Siena

Tomaso Montanari, rettore dell'università per stranieri di Siena

Siena, 16 giugno 2023 – “Non esiste alcuna norma che sanzioni il mancato rispetto del lutto nazionale, mentre c’è una legge che regola i funerali di Stato”.

A dirlo è l’avvocato Roberto Maria Corso, ora in pensione, che per quarant’anni ha svolto la professione legale e che per qualche anno è stato anche giudice onorario presso il tribunale di Milano.

Insomma, Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri, non rischia alcunché, secondo Corso, per il suo no alla bandiera a mezz’asta, disposta dal governo per la morte di Silvio Berlusconi.

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“L’articolo 650 del codice penale – afferma Corso, – sanziona esclusivamente e tassativamente le inosservanze dei provvedimenti dell’autorità solo per quattro casi: “Ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica o di ordine pubblico o di igiene”. Insomma, tutte ipotesi che nulla hanno a che fare con il lutto nazionale. Non è dunque ipotizzabile alcun tipo di reato”.

L’avvocato ricorda poi che solo per i funerali di Stato esiste una legge, “che si limita a regolarne le modalità insieme ad una successiva circolare del dicembre 2002 della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Ebbene, solo questa “circolare dispone che, in occasione delle esequie, le bandiere degli edifici pubblici siano esposte a mezz’asta, senza peraltro prevedere alcuna sanzione, in caso di inosservanza”.

In conclusione, osserva l’avvocato, “il lutto nazionale può essere proposto o disposto, ma non imposto, anche per rispetto dell’art.21 della nostra Costituzione”.