MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

Macchia Faggeta: "Una riunione a Abbadia S. Salvatore per tutelare l'ordine pubblico"

La Macchia Faggeta chiede più controlli e l'intervento delle autorità competenti per fermare i trasgressori che forzano il lucchetto per accedere alle aree boschive dell'Amiata. Il sindaco è disponibile a un confronto per le competenze del Comune.



Macchia Faggeta: "Una riunione a Abbadia S. Salvatore per tutelare l'ordine pubblico"

Macchia Faggeta: "Una riunione a Abbadia S. Salvatore per tutelare l'ordine pubblico"

di Massimo Cherubini

Auto, camper, picnic in aree della montagna di proprietà privata. Ingressi resi possibili dopo aver forzato il lucchetto della catena sistemata per impedire gli accessi. Non sono bastati neppure i cartelli che indicano il divieto per fermare i trasgressori. Ora la società Macchia Faggeta, proprietaria delle aree boschive dell’Amiata, in una lettera chiede più controlli, l’intervento delle competenti autorità.

Il caso esplode all’indomani della 17esima edizione di ’Ferra il Bosko’ organizzata dall’omonima associazione. Un’iniziativa che richiama tantissima gente, molti giovani nei giorni a cavallo di ferragosto. Le proteste dei residenti delle ville, nell’area del primo rifugio, hanno fatto scattare l’allarme con la richiesta al presidente della società, Sergio Nottolini, di intervenire.

Lo stesso sarebbe stato sollecitato anche dagli uomini della Municipale per sostituire il lucchetto forzato (in poco tempo ne sono stati cambiati una cinquantina) che ha consentito di violare il divieto di accesso. A ferragosto una pattuglia della Municipale è intervenuta al primo rifugio, dove si sono verificate infrazioni e danneggiamenti. Gli agenti hanno rilevato i numeri di targa dei mezzi parcheggiati in area privata, ai piedi di una pista da sci, per l’emissione dei verbali da notificare ai proprietari, visto che nessuno si trovava sui mezzi.

La Macchia Faggeta, per bocca del suo presidente, scrive di aver concesso l’uso delle aree per la manifestazione con fiducia. "La Società – si legge nella lettera – ha sempre accolto con favore la richiesta dei giovani promotori che, nel tempo, hanno mostrato eccellenti capacità organizzative e soprattutto un profondo senso di responsabilità e rispetto per li territorio e l’ambiente". Quest’anno pare che non sia andata così. Tante persone tra cui anche diversi incivili, incuranti di cose d’altri e anche della natura. Alla luce di questi episodi la Macchia Faggeta sollecita - e qui nasce un punto di distinguo del Comune - "una riunione congiunta per poter concordare una strategia comune che garantisca la tutela dell’ordine pubblico, il rispetto della normativa vigente in materia di circolazione fuori strada e il controllo di tutta l’area".

"L’amministrazione – dice il sindaco Fabrizio Tondi – è disponibile. Occorre, però, puntualizzare che la proprietà delle aree è privata. Disponibili a un confronto e dare collaborazione per quelle che sono le competenze del Comune".