Macchie di inciviltà sulla cartolina. Rifiuti abbandonati nel cuore del Chianti, nota che più stonata non si più in un paesaggio di grande pregio, al centro di ininterrotto via vai di turisti. Siamo sulla strada panoramica che da Poggibonsi va a Castellina in Chianti. Intorno l’odore del silenzio, distese di vigneti, il profilo fotogenico delle colline. In località Caggiano, per poche centinaia di metri nel comune di Poggibonsi, mani incivili lasciano puntualmente i sacchi della spazzatura fuori dai cassonetti. Lo hanno fatto anche in questo fine settimana e qualcuno ha anche postato la foto del degrado sui social.
Le polemiche non si sono fatte attendere, con commenti al vetriolo all’indirizzo degli anonimi maleducati. Un fenomeno, quello dei sacchi depositati fuori dai cassonetti, purtroppo in costante aumento un po’ dappertutto e che va di pari passi con quello non meno antipatico dello scarico selvaggio dei rifiuti ingombranti: divani, sedie, sanitari, elettrodomestici fuori uso. Tra l’altro, gli effetti della maleducazione di alcuni ricadono sulla comunità, visto che a pagare il servizio di smaltimento di questi rifiuti sono le amministrazioni comunali: di fatto i cittadini. Il Comune di Poggibonsi, per esempio, da qualche anno a questa parte cerca di combattere l’inciviltà dilagante con le telecamere mobili e gli ispettori ambientali (formati direttamente da Sei, il gestore del servizio di raccolta e smaltimento), che danno una mano alla polizia municipale nella lotta alla maleducazione.
La videosorveglianza e i controlli stanno dando buoni risultati, contribuendo a smascherare parecchi furbetti. Di conseguenza, è salito sensibilmente anche il numero delle multe. La polizia municipale del comando di Poggibonsi, dunque ha alzato la guardia, ma non è facile risalire a chi lascia i sacchi della nettezza urbana fuori dai cassonetti o si disfa di un vecchio materasso rovesciandolo su un marciapiede o in aperta campagna.
Come non sarà facile beccare quelli che hanno scambiato e continuano a scambiare il verde Chianti per una pattumiera, danneggiando l’immagine di un territorio che sull’integrità dell’ambiente e sulla bellezza e unicità del paesaggio ha costruito la sua storia e anche la sua economia.