Siena, 18 ottobre 2024 – Trovarsi in mezzo al nubifragio, con l’acqua che circonda l’auto e arriva ai finestrini. E a bordo avere anche il proprio figlio, un bambino. L'angelo che si è materializzato di fronte a loro aveva le sembianze di un autista di Autolinee Toscane.
Nella serata di giovedì un autista di Autolinee Toscane in servizio sulla linea urbana s10 nel quartiere di San Miniato, a Siena, nella zona nord della città, intorno alle 19.45 ha visto uno degli automobilisti costretti a fermarsi per via delle strade invase dall’acqua.
L’autista alla guida del bus, mentre percorreva a scendere una via Aldo Moro già invasa dall’acqua, ha incrociato la Fiat Punto con il motore in panne a causa dell’acqua. All’interno un uomo e un bambino di circa 5/6 anni, seduto dietro, con difficoltà a scendere dall’abitacolo. Affiancando la macchina con il bus, l’autista è riuscito – attivando anche le sospensioni del bus così da alzare il mezzo rispetto al livello della strada per evitare di “imbarcare” acqua - a far salire a bordo in sicurezza l’uomo e il bambino.
Come mostrano le immagini recuperate dalle telecamere di bordo si può vedere l’intervento nei dettagli: il bambino è passato dal finestrino posteriore dell’auto, entrando dalla porta anteriore del bus, grazie all’autista che ho la preso in collo. Poi a seguire è salito il padre. Una volta a bordo e scampata la paura, il viaggio del bus di linea è proseguito regolarmente e le due persone soccorse hanno raggiunto la fermata utile per raggiungere la propria abitazione.
L’autista, Giuseppe Cangialosi 37 anni, vive a Poggibonsi ed è un dipendente di Autolinee Toscane entrato in azienda tramite la quarta classe di Accademia Sud, il progetto interno di “at” per la formazione di autisti. Giuseppe è entrato in organico da febbraio scorso e dal 28 maggio, dopo aver conseguito le patenti necessarie, è in servizio per la sede operativa di Siena.
“Al nostro autista va fin da ora l’encomio dell’azienda per la prontezza e capacità di intervento in una situazione rischiosa – commenta il presidente di At, Gianni Bechelli - in cui ha saputo gestire in sicurezza sia il mezzo al quale si trovava alla guida che quindi le persone bisognose di intervento. Capita che gli autisti vengano tirati in ballo dagli utenti per incomprensioni in situazioni di difficoltà. Questo gesto dimostra quanto gli autisti sappiano intervenire, siano formati a farlo e quanta umanità si possa trovare a bordo dell'autobus”.