Mangia a Luca Venturi: "Il Premio per l’amore dei senesi al Festival internazionale di foto"

L’ideatore del Siena Awards al lavoro per l’edizione 2024 della manifestazione "che dovrà restare nella storia dell’evento. L’idea è di fare della città la capitale mondiale della fotografia".

Mangia a Luca Venturi: "Il Premio per l’amore dei senesi al Festival  internazionale di foto"

Mangia a Luca Venturi: "Il Premio per l’amore dei senesi al Festival internazionale di foto"

di Laura Valdesi

SIENA

"La mia più grande soddisfazione è considerare questo riconoscimento come il risultato dell’identificazione dei senesi in un evento che, gradualmente, è stato adottato e orgogliosamente sostenuto da tutti (il ’Siena international Photo awards, ndr). Credo sia giusto condividere il Premio Mangia con la mia famiglia e le molte persone e realtà che, silenziosamente, hanno contribuito a questa incredibile avventura. L’emozione di essere stato proposto dalla mia Contrada, il Drago, è pari all’orgoglio di poterla rappresentare in occasione della consegna del premio... non avrei mai immaginato di provare una sensazione così bella", le prime parole di Luca Venturi, deus ex machina del Sipa, indicato mercoledì sera all’unanimità dal Concistoro.

Com’è nata la passione per la fotografia?

"Da quella per i viaggi. E’ emersa la voglia di fissare quei momenti. E cercare di farlo in un modo che fosse più rappresentativo dell’emozione che uno stava vivendo".

Il Sipa oggi cosa è diventato?

"Credo che sia nato sull’emozione e sulle ali dell’emozione continua a volare. Ritengo che sia l’elemento che contraddistingue questo evento rispetto ad altri, più blasonati e ricchi, con più storia. Alla fine l’emozione è quel valore di cui ciascuno avverte la necessità".

Siena è il partner speciale di questo festival, nato nel 2015.

"Sì, è un ’esponente’. Nel senso che è quel qualcosa che facilita qualunque iniziativa uno vuole fare. Eleva alla decima qualsiasi cosa che una persona organizza. L’atmosfera che si respira, incontrare gente da tutto il mondo: non una cosa fredda ma vissuta con intensità che è poi la ’cifra’ di questo evento".

Dove vuole arrivare Venturi?

"Quando facemmo il primo manifesto recitava ’Siena capitale mondiale della fotografia’. Era l’obiettivo dichiarato, non uno slogan. Volevamo cercare di fare eccellenza purché avesse un’anima. Cosa, quest’ultima, da cui non si poteva prescindere".

Anima: Siena è la città giusta.

"Esatto. La componente dell’entusiasmo deriva dalla città che come detto ’eleva’ ma anche dall’Italia stessa che nel mondo ha un’anima. Il Siena Awards rappresenta l’anima italiana ancora prima che quella senese, capace di abbracciare idealmente il pianeta. L’altra edizione c’erano rappresentanti di 53 Paesi".

Cosa si può anticipare dell’edizione 2024 del Sipa?

"Si può solo dire che lavoriamo ad un’edizione che resti nella storia del premio".

Venturi-Drago.

"L’emozione grande per il Premio Mangia è di essere stato proposto dalla Contrada. Il 15 agosto sarà come indossare la montura di Camporegio. Orgoglioso che tutto sia partito da qui e che si sia concretizzato con l’adesione delle altre Consorelle e della città".

Stai lavorando ad una mostra speciale sul Palio.

"Un’idea personale nata dal voler provare ad inserire le emozioni in qualcosa che sia diverso da una successione di scatti ma trasferirsca certi sentimenti. Grazie ad una serie di rapporti, nella fase della scelta, ho instaurato collaborazioni che mi aiutano in questo, ragionando con gli occhi di chi non conosce la Festa".