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"Mangiare leggero e bere tanto Così si evita la disidratazione"

Parla il dottor Luciano Gorelli "Gli ambienti in cui si vive devono essere ventilati, gli abiti comodi e chiari"

Dottor Luciano Gorelli, questo caldo torrido mette a dura prova gli anziani.

"Purtroppo le temperature che sfiorano anche i 40 gradi e il tasso di umidità non aiutano l’idratazione. E gli anziani, che hanno alterati meccanismi di termoregolazione (sudorazione, vasodilatazione...) devono fare molta attenzione per evitare colpi di calore".

Cosa consiglia?

"Innanzi tutto una dieta ricca di fibre, quindi di frutta, come l’anguria, le pesche, le susine, le albicocche, e di tante verdure. I pasti devono essere digeribili, pane e sughi sono da evitare. L’alimentazione, del resto, è un pesante fattore di rischio. E poi è necessario bere molta acqua, almeno 2 litri al giorno. Vanno bene anche i succhi di frutta, non gli alcolici. Ed è consigliabile assumere i liquidi nella prima parte della giornata, fino alle 16-17. Dopo potrebbe diventare un problema per la necessità di urinare durante la notte".

Cosa invece sconsiglia?

"Di automedicarsi, ovvero assumere per esempio sostanze a base di sali minerali: potrebbero essere pericolosi se l’anziano soffre condizioni particolari o prende farmaci. Va sempre chiamato il proprio medico".

Altre accortezze?

"Tenere l’ambiente in cui si vive ventilato e utilizzare abiti comodi, in fibra naturale e di colore chiaro. E nel caso in cui si esce indossare il cappello e scarpe comode che facilitino il movimento".

Quali i sintomi della disidratazione?

"Secchezza mucosa, quindi bocca secca, stanchezza, crampi, sonnolenza, stipsi e urine più scure. Poi si passa a una sintomatologia più grave che in qualche caso può anche essere fatale: tachicardia, aumento del respiro, perdita di conoscenza, fino allo stato comatoso. Cose che possono avere anche gravi complicazioni successivamente ai reni, al cuore o al cervello".

Le temperature attuali spotrebbero superare quelle del 2003, quando si registrò un aumento della mortalità. Siete preoccupati?

"Sì, il rischio ci può essere, anche perché a differenza di allora registriamo alte temperature da giugno. Due mesi che ci stanno mettendo a dura prova".

Il Covid?

"Il caldo, sulla carta nocivo, non lo è stato per questa variante. In generale le infezioni, da Covid ma anche di altra natura, portano a sintomi, come la febbre, lo scarso appetito o il mal di gola, che possono favorire la disidratazione".

Angela Gorellini