ANGELA GORELLINI
Cronaca

Marini, 18 volte Selva "Ero paggetto nel ’53 ed entrai in Piazza Sicuro della vittoria"

I ricordi commoventi dell’ex capitano e mangino di Vallepiatta "Dopo il primo trionfo, ne ho visti altri 17, sei da dirigente. Tanti legami in questi anni, come esempio cito solo Bastiano".

di Angela Gorellini

Il pensiero, nel momento della gioia, va "a tutti coloro che non ci sono più. A tutte le persone, parte di Siena, anche delle altre Contrade che mi hanno accompagnato lungo il percorso da dirigente e non solo e il cui nome ho dovuto vedere su un manifesto appeso al muro".

Roberto Marini si commuove. Riavvolge il nastro, scorge le facce degli amici "semplici e veri" e delle persone a cui ha voluto e vuole bene, legami stretti dalla memoria; rivive la sua storia, che è un po’ la storia della sua città, rivede la Selva prima al bandierino, ieri come oggi, magari anche domani. Aveva 14 anni nel ’53, quando per la prima volta ha visto vincere la sua Contrada. Ed era lì, "nel popolo zozzo", con addosso, orgoglioso, i colori di Vallepiatta.

"Toccò a me, ero uno dei sei paggetti che chiudono la comparsa: non ero mai entrato in Piazza, fu un ‘esordio’ sul tufo baciato dalla fortuna". Dopo il trionfo del Biondo su Mitzi, arrivato dopo 34 anni di digiuno, quel nerbo, Roberto Marini, lo ha visto alzato altre diciassette volte: con la vittoria di Violenta da Clodia e Tittia è diventato ‘maggiorenne’. Una scia di lacrime e di gloria che lo ha visto alzare le braccia al cielo anche da dirigente: da mangino ha vinto nell’agosto del ’70 e nell’agosto del ’74, da capitano il 3 luglio del ’78, nello straordinario dell’80, nello straordinario del 2000 e nel luglio del 2003.

"Una bella soddisfazione – ha detto –, dal dopoguerra a oggi ho avuto la possibilità di vivere dei momenti fantastici, da dirigente, ma anche da semplice contradaiolo. E l’emozione di vincere un Palio è immensa lo stesso. Io almeno, la penso così". "Non posso fare una graduatoria dei Palii vinti – ha poi aggiunto –, mi piace semmai ricordare tutte le persone con cui sono nati dei forti legami in tutti questi anni. Non faccio una lista, tanto loro sanno. Ne nomino soltanto una, Silvano Vigni con cui c’è ancora un solido legame di amicizia. Mi ha chiamato a Palio vinto? Ma certo, ci mancherebbe".

Lo scorso 2 luglio, a vedere la corsa, Roberto Marini era in via Franciosa, in casa del figlio, "in totale tranquillità".

"Vado sempre lì, almeno scendo e sono in Contrada. Potete immaginare la contentezza – ha raccontato Marini – qua arrivano vittorie a grappoli. Ero certo che sarebbe andata così, in tanti lo eravamo, per la bravura del capitano e della dirigenza e ovviamente del fantino. Violenta da Clodia, poi, un cavallo eccezionale. Ho conosciuto i proprietari, molto carini". "Ora ci godiamo questi giorni di festa – ha chiuso Roberto Marini –, poi, rimanendo nel nostro piccolo, vediamo come va domenica, che c’è l’estrazione delle Contrade…".