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Mattarella a Siena, la protesta degli studenti: "Ora ascoltateci"

La rappresentante degli studenti: "Si parla del nostro futuro, ma si continua a farlo senza di noi. Lo studio dev'essere un diritto di tutti"

Rosalia Selvaggi (foto Paolo Lazzeroni)

Rosalia Selvaggi (foto Paolo Lazzeroni)

Siena, 15 novembre 2021 - "Lo studio non deve più essere un privilegio per pochi, ma un diritto di tutti. Si parla del nostro futuro, ma si continua a farlo senza di noi". Così la rappresentante degli studenti Rosalia Selvaggi durante il suo intervento alla cerimonia d'inaugurazione del 781mo anno accademico dell'Università di Siena alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

"Siamo i giovani coinvolti nel dramma della 'fuga da un paese che non valorizza il merito (ma merito di cosa?)' - ha aggiunto -, che devono fare gavetta, i self-made men (e mai women) a cui viene ripetuto costantemente lo slogan 'se ti impegni, ce la faì".

Il presidente Mattarella inaugura l'anno accademico a Siena (Foto Lazzeroni)
Il presidente Mattarella inaugura l'anno accademico a Siena (Foto Lazzeroni)

"Siamo studenti e studentesse - ha osservato ancora - a cui, da un anno a questa parte, è stato detto che andava tutto bene, che l'università sarebbe ripartita e che continuare a pagare migliaia di euro tra tasse, affitti e libri era normale. E invece siamo costretti ad abbandonare gli studi perché l'istruzione nel nostro paese è un lusso, e mai un diritto, ha detto ancora la rappresentante degli studenti sottolineando: "Abbiamo vissuto una pandemia e abbiamo visto il nostro futuro diventare sempre più precario, con l'unica certezza di vivere in un Paese dove il merito viene utilizzato per giustificare ingiustizie e classismo".

"E allora ci chiediamo - ha concluso Selvaggi -: cosa ha intenzione di fare questo governo per contrastare davvero diseguaglianze, povertà, precarietà, abbandono scolastico e universitario? Che nessuno si aspetti dei ringraziamenti né di trovarci in silenzio. Forse è arrivato il momento di ascoltarci".