PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Medicina d’emergenza. Nodo immatricolazioni: "La programmazione dei posti è sbagliata"

Il sindacato Anaao Assomed Toscana, con il segretario Anastasio puntualizza alcuni passaggi dell’intervista rilasciata a La Nazione dal professor Luca Puccetti direttore della scuola specialistica .

Il sindacato Anaao Assomed Toscana, con il segretario Anastasio puntualizza alcuni passaggi dell’intervista rilasciata a La Nazione dal professor Luca Puccetti direttore della scuola specialistica .

Il sindacato Anaao Assomed Toscana, con il segretario Anastasio puntualizza alcuni passaggi dell’intervista rilasciata a La Nazione dal professor Luca Puccetti direttore della scuola specialistica .

"L’attuale grave carenza di specialisti è dovuta alla scorretta programmazione da parte delle università dei posti in scuola di specializzazione, fatto denunciato pubblicamente dalla nostra associazione già nel 2006". Così Gerardo Anastasio, segretario regionale Anaao Assomed Toscana, puntualizza in merito alla vicenda della Scuola di specializzazione di Medicina d’emergenza-urgenza, che a Siena quest’anno non ha iscritti al primo dei cinque anni di corso, su 31 posti disponibili. La replica della sigla sindacale si riferisce all’intervista rilasciata a La Nazione dal professor Luca Puccetti, direttore della scuola specialistica dell’Universitaria di Siena che aveva fatto il quadro della situazione: "Le scuole sono per così dire ‘saccheggiate’ dagli ospedali che assumono gli specializzandi, impegnabili già dal secondo anno. Noi ne abbiamo otto in Decreto Calabria", questa la frase del direttore su cui interviene Anaao, che ricorda che "negli ultimi 5 anni sono stati assunti in Italia almeno 4.955 medici specializzandi con questa modalità, con un aumento esponenziale della quota assoluta e percentuale di assunzioni a tale titolo, che passa dal 4,5% del 2018 (anno di inizio della possibilità di assunzione degli specializzandi al secondo anno di formazione) al 32.9% nel 2023. Il cosiddetto ‘Decreto Calabria’ è un concorso pubblico e in una recente survey della nostra sezione giovani, oltre il 90% degli intervistati si è dichiarato favorevole alla norma". Una puntualizzazione in realtà non necessaria, visto che il direttore Puccetti non dice in alcun modo che la scuola non ha iscritti perché i neomedici in formazione specialistica sono già al lavoro con il decreto Calabria; anzi, il ‘saccheggio’ (termine usato fra virgolette, con una significato di ‘presa d’assalto) operato dagli ospedali sulle scuole, conferma che i giovani medici trovano lavoro già durante la formazione, che continuano a svolgere presso la scuola, in contemporanea all’attività nei pronto soccorso.

La crisi della medicina d’emergenza-urgenza è altresì evidente, a Siena come in tutta Italia: su 1.200 posti (per il primo anno) messi a disposizione dal Mur fra tutte le scuole del Paese, solo il 25-30% sono assegnati, ovvero hanno richieste di iscrizione da parte dei neomedici. "Sarebbe consigliabile indagare altrove i motivi di questa situazione – scrive ancora Anaao -, magari chiedendosi perché nell’ateneo senese anche un’altra scuola di specializzazione registra il 100% dei posti rimasti liberi, perché in 12 scuole le mancate assegnazioni superano il 50% e in 11 di esse superano l’80%". Ecco i nodi effettivi: questa specialistica, a Siena come altrove, non attrae i laureati di Medicina, per diversi motivi, come spiegato dallo stesso professor Puccetti. Per la mancanza di carriera e di accesso alla libera professione, perché l’attività è altamente stressante nella ‘prima linea’ della sanità ospedaliera e territoriale e, infine, per la responsabilità. Di qui le varie ipotesi su cui si lavora e su cui dovrebbero lavorare insieme Ministero dell’Università e quello della Salute: un incentivo economico per attrarre i giovani medici e magari anche un titolo di laurea equipollente ad altre specialistiche, utilizzabile extramoenia.

Paola Tomassoni