"Le infrastrutture sono una cosa seria, un ministro non può usarle per fare campagna elettorale". Vincenzo Ceccarelli e Stefano Scaramelli, capigruppo di Pd e Italia Viva in consiglio regionale, tornano sulla questione MedioEtruria, rilanciata pochi giorni fa dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Un annuncio collegato all’esito del tavolo tecnico concluso a novembre 2023 con l’indicazione di Creti-Farneta come possibile sede della nuova stazione dell’Alta velocità. Ipotesi sposata in pieno dall’Umbria, appoggiata dal capoluogo di provincia Siena, ma osteggiata dalla Regione (il governatore Giani e l’assessore Baccelli hanno ribadito la propria contrarietà), così come da Arezzo e parte della Valdichiana senese. In questi ultimi due casi, decisamente tramontate le soluzioni Rigutino e Montallese, si è virato sull’ipotesi di ridare vigore alle stazioni già esistenti a Chiusi e Arezzo.
Come appunto ribadito da Ceccarelli e Scaramelli: "Siamo impegnati – hanno ribadito ieri in conferenza stampa – a chiedere il potenziamento dei servizi nelle attuali stazioni di Arezzo e di Chiusi, per intercettare sempre di più e meglio l’Alta velocità. Allo stesso tempo, condividiamo la necessità di realizzare al più presto le condizioni per avere un collegamento diretto Siena-Roma e Siena-Arezzo. La maggioranza di Pd e Italia Viva che governa la Regione su questo è compatta".
Il no a Creti-Farneta, osservano, è dovuto anche al fatto che "una stazione con un orizzonte proiettato nei prossimi decenni, non può non avere come fondamento l’intermodalità, ovvero il collegamento ferro-ferro e gomma-ferro". Cosa che nella nuova ipotesi sarebbe preclusa. Ora, affermano Ceccarelli e Scaramelli, "chiediamo che si apra immediatamente un tavolo con i gestori del servizio, al fine di ridiscutere le condizioni infrastrutturali necessarie per potenziare in tempi rapidi i servizi di Alta velocità nelle stazioni di Arezzo e Chiusi, anche luce di quanto affermato nella relazione del tavolo tecnico. Questa sarebbe la soluzione più necessaria logica a breve termine". E Scaramelli ha precisato: "Se si ipotizza di fare un investimento importante in Toscana, non si può prescindere dalla volontà della Toscana". Se ne parlerà ancora a lungo.
Orlando Pacchiani