Il concerto di Capodanno in Piazza di Emma Marrone è diventato un incubo per due migranti, un egiziano di 20 anni ed un tunisino di 30. Quel momento di svago in mezzo alla folla che aveva ’assediato’ Siena per ascoltare la cantante ora ai vertici delle classifiche con ’Apnea’, era costato loro il posto nel Cas (Centro accoglienza) di Monticiano. Non erano rientrati, neppure l’ombra di un bus che a quell’ora della notte potesse riportarli a destinazione. Così era scattata la revoca. Il regolamento deve essere rispettato se si vuole usufruire di un tetto e del pasto caldo.
"Ho già chiesto il reintegro, altrimenti presenterò ricorso al Tar", aveva annunciato nel gennaio scorso l’avvocato Danilo Lombardi prendendo a cuore la loro storia. Il tribunale amministrativo però aveva confermato la decisione della prefettura. Il legale non si era tuttavia dato per vinto portando la singolare questione davanti al Consiglio di Stato. Che ieri mattina ha accolto le ragioni dei due migranti "perché non hanno mai manifestato l’intento di abbandonare definitivamente la struttura per cui le misure di accoglienza non potevano essere revocate". Cosa succede adesso? "Vanno ripristinate queste ultime, la questione è stata rinviata davanti al Tar affinché fissi l’udienza di merito. Finora i due migranti hanno usufruito di alloggi di fortuna presso amici, due o tre giorni da altri e così via. Ora chiedono di tornare nel Cas di Monticiano", conclude l’avvocato. Insomma, si può anche andare ad assistere ad un concerto senza rischiare di perdere i benefici.
La.Valde.