Prima la nevicata da 25 centimentri sulla vetta dell’Amiata, poi il ritorno del freddo che ha convinto alcuni sindaci (il capoluogo Siena, per esempio) a prorogare i termini per l’accensione degli impianti di riscaldamento, quindi l’intensa grandinata che sabato si è abbattuta su parte della provincia. Un ’effetto neve’ che ha però causato seri danni soprattutto in una zona del Chianti, nell’area intorno a Monti. "Qui si sono verificati danni consistenti, in alcuni casi del cento per cento", afferma Francesco Lucenti, imprenditore, dirigente Coldiretti e Codipra (Consorzio difesa produzioni agricole).
"Nei vigneti l’uva è già uscita dalla gemma ed è formata – spiega Lucenti – quindi una precipitazione di tale violenza, con la grandine che ha spezzato in alcuni casi i tralci e ha comunque portato via l’uva, provoca danni non riparabili. A chi è andata peggio, si parla di danni del cento per cento della produzione o quasi".
L’area maggiormente colpita è di un paio di chilometri quadrati intorno a Monti, in gran parte a vocazione vitivinicola, perché altrove è caduta soprattuto acqua gelata e non vera e propria grandine, con effetto imbiancamento ma senza quei danni che si sono invece registrati nella zona più bersagliata. "Le aziende dovranno far ricorso alle polizze assicurative per fronteggiare questi danni – osserva Lucenti –, la polizza è una scelta volontaria ma può godere anche dei contributi integrativi della Regione". E considerati gli andamenti climatici - l’anno scorso le intense piogge primaverili causarono gravi danni - è praticamente obbligatorio tutelarsi di fronte alle bizzarrie del tempo, che possono in una manciata di minuti compromettere il lavoro di un anno.
Dopo il grande caldo di inizio mese, il meteo fa ora registrare altri giorni di brutto tempo. Secondo il Consorzio Lamma, ci attende ancora pioggia almeno oggi e fino a mercoledì con temperature minime che arrivano a toccare 5 gradi e massime tra 10 e 13 gradi.
Prematuro sbilanciarsi oltre i tre giorni, ma ad oggi le previsioni indicano per il ponte del 25 aprile una possibile tregua nella precipitaziono e un rialzo nelle temperature massime, così da rendere quantomeno gradevoli le giornate, anche se per la notte servirà sempre la coperta pesante.
Fino a martedì 30, a Siena, sarà possibile tenere aperti i riscaldamenti nei luoghi pubblici e privati, come da ordinanza del sindaco Fabio. Poi, a quel punto, si spera che l’ondata di maltempo si sia placata e si possa tornare a un clima pienamente primaverile.
Orlando Pacchiani