DIEGO MANCUSO
Cronaca

Mezzo per disabili in ricordo della piccola Iris

Dopo un’ambulanza, un mezzo attrezzato, per la mobilità dei disabili, ma anche per iniziative sociali, decorato con i disegni di...

Dopo un’ambulanza, un mezzo attrezzato, per la mobilità dei disabili, ma anche per iniziative sociali, decorato con i disegni di...

Dopo un’ambulanza, un mezzo attrezzato, per la mobilità dei disabili, ma anche per iniziative sociali, decorato con i disegni di...

Dopo un’ambulanza, un mezzo attrezzato, per la mobilità dei disabili, ma anche per iniziative sociali, decorato con i disegni di Iris. Il lascito affettivo della bambina di Abbadia di Montepulciano scomparsa nel luglio scorso, ad appena 10 anni, dopo aver lottato per due anni contro una malattia che non le ha lasciato scampo, continua a produrre effetti straordinari. Il van è stato presentato ieri nel giorno in cui Iris avrebbe compiuto 11 anni.

Durante i ricoveri a Firenze, Iris aveva espresso la speranza che i bambini malati potessero essere trasportati in mezzi più nuovi e più allegri. La famiglia della piccola ha voluto esaudire questo auspicio, lanciando il progetto ‘Il desiderio di Iris’ e affidandone la gestione alla Misericordia di Montepulciano. "È scattata una gara di solidarietà – ha detto il Sindaco Michele Angiolini alla cerimonia – che ha coinvolto associazioni, istituzioni, cittadini anche al di fuori del territorio comunale". "Sono stati raccolti 120.000 euro – ha precisato, commosso, Adriano Giuliotti, Presidente della Misericordia – con i quali abbiamo potuto acquistare prima l’ambulanza e poi questo veicolo". Il Parroco Don Domenico, che ha officiato la Messa nel tempio di San Biagio, ricevendo all’altare il pane, l’acqua e il vino portati dai bambini e dallo stesso Giuliotti, nel ricordare la coincidenza con il compleanno di Iris, ha detto: "Questa Chiesa è tanto alta, ci aiuta a far arrivare il più in alto possibile le nostre preghiere". Commovente la testimonianza di Maica Terziani, la maestra che ha curato la didattica integrata, collegandosi con Iris durante il ricovero all’Ospedale Meyer: "Quella bambina voleva vivere, non voleva morire, lo diceva ed aveva talmente tanta forza da rassicurare altri bambini che aveva incontrato nel suo percorso di cura".

Diego Mancuso