PAOLO BARTALINI
Cronaca

Mezzo secolo di caffè. Piantagione in Honduras e dieci nuovi posti di lavoro

La Diba 70 celebra la ricorrenza con il sindaco Marrucci e annuncia l’espansione: "Ampliamo l’organico dopo le acquisizioni in Centro America".

Una realtà in crescita è pronta a inserire nel proprio gruppo di addetti una piccola équipe di ’ambasciatori’ per la filiera del caffè. Li definisce così Leonardo Maggiori, uno dei titolari di Diba 70, azienda di San Gimignano che ha festeggiato in questi giorni il mezzo secolo dalla fondazione. "Oggi contiamo venti effettivi e per l’immediato intendiamo ampliare l’organico affidandoci a nuovi professionisti, da cinque a dieci – precisa Maggiori – decisi a entrare in contatto con il territorio per far conoscere le qualità del prodotto. Il mondo del lavoro sta cambiando a vista d’occhio. Per alzare l’asticella occorrono anche figure di questo tipo, dinamiche, propositive".

Nella sede di via di Fugnano lo speciale compleanno patrocinato dall’amministrazione comunale di San Gimignano, presente il sindaco Andrea Marrucci con i vertici Diba 70, Leonardo Maggiori e Claudio Guazzini. E con Sandro Bonacchi, patron di B.Farm e partner ufficiale del percorso di evoluzione che ha visto l’azienda delle Torri acquisire una parte delle quote della piantagione organica Finca Rio Colorado in Honduras nel 2020.

Un’avventura imprenditoriale dalle solide radici a San Gimignano fin dal 1973 per impulso di Stelio Maggiori, scomparso nel 2013, artefice delle installazioni dei distributori automatici di bevande calde all’ospedale Santa Fina e poi al San Lorenzo di Colle di Val d’Elsa, per diventare fornitore di spicco per fabbriche, calzaturifici, scuole, piccole comunità e uffici.

Stelio Maggiori tra l’altro intuì allora che la plastica iniziava a essere un problema e così si distinse come uno tra i primi in Italia a credere all’espresso in cialda di carta di riso. L’acquisto delle piantagioni in Honduras ha come scopo coltivare e vendere caffè di alta qualità, offrire formazione e perseguire la sostenibilità applicata all’agricoltura.

Il progetto rappresenta un modello di produzione in un regime agricolo biodinamico che segue una logica di sostenibilità ecologica, sociale, educativa, finanziaria. La sostenibilità sociale in Finca viene garantita con l’assunzione a tempo pieno delle persone che vi lavorano durante l’anno. In precedenza, si spiega, nessuno degli oltre 2mila coltivatori aveva un contratto di lavoro.