di Laura Valdesi
SIENA
"Un ragazzo buono di carattere, se ha un obiettivo deve arrivarci. E’ sempre stato così fin da bambino, dall’età della scuola", aveva svelato la sorella di Michel Putzu, Erika, nell’agosto 2022, quando sembrava che il fantino dovesse debuttare nella Giraffa. Una caduta poi compromise tutto. Rinviando l’appuntamento con il Palio per questo giovane che porta il nome del grande Platinì. Così aveva voluto il padre. Nonostante non sia riuscito ancora a indossare un giubbetto, fra il 2023 e il 2024, Putzu non si è dato per vinto. E ha voltato pagina, passando alla scuderia di Tittia a quella di Fabio Fioravanti dove era approdato nel 2016 venendo introdotto nell’ambiente.
Andiamo per ordine: ripreso completamente dal brutto infortunio al palio di Asti?
"Ho aspettato venti giorni, poi sono rimontato a cavallo".
Sei tornato alle origini, ritrovando Fioravanti che ti aveva lanciato.
"Porto da lui alla scuderia di Santo Stefano tre cavalli, ho Don rodrigo, poi Frank che va nei quattro anni e sarà segnato all’Albo, quindi Dottor Zivago".
La collaborazione con Tittia è dunque conclusa.
"L’obiettivo era provare a montare facendo bene la provincia, infatti è stato così. Le corse le ho vinte. Ho conquistato anche un palio a Feltre ma purtroppo non è arrivato il giubbetto. In tutta tranquillità, dunque, volto pagina e si riprova un altro anno".
Monterai anche i cavalli che ci sono da Fioravanti?
"Di sicuro i miei, sono contento di stare in una scuderia come la sua, con Fabio c’è un bel rapporto. Ne ha diversi, vediamo come vuole fare e come si evolve la stagione".
Qualche ingaggio extra Siena c’è già?
"Ad Asti mi hanno confermato, a Feltre idem e a Legnano lo stesso. Sarà una stagione a tutto fuoco. Ce la metterò tutta per agguantare il risultato che desidero".
Il ritorno da Fioravanti ha fatto pensare che tu sia vicino al Drago.
"Sono vicino a chi mi monta. Certo lo staff del Drago lo conosco e lo vedo ma non sono il fantino di questa Contrada"