Priore Bianchi, cosa rende il Minimasgalano ancora attuale e attrattivo per i ragazzi?
"Il Minimasgalano è ormai un patrimonio cittadino che la Torre ha avuto solo il merito e l’intuizione di iniziare e poi di fare crescere trasferendo la manifestazione dal nostro territorio a Piazza del Campo. Per molti ragazzi il Minimasgalano rappresenta poi il primo momento in cui ti esibisci davanti ai tuoi amici, parenti e contradaioli. E’ anche l’occasione per fare le prime conoscenze intercontradaiole".
Il Premio offerto dall’Associazione Pratelli è un valore aggiunto di questa edizione.
"Sono molto contento che l’Associazione creata in memoria di Arturo Pratelli abbia voluto offrire il premio, perché si tratta di ricordare così un giovane amante delle Contrade e quindi l’incontro con la realtà del Minimasgalano è direi quasi naturale. L’artista Chiara Flamini poi ci ha messo del suo realizzando un’opera densa di significati".
Il Minimasgalano compirà nel 2025 ben mezzo secolo. Quali iniziative previste?
"Cinquant’anni sono davvero tanti e di sicuro è un traguardo che andrà ricordato. Non abbiamo ovviamente ancora un programma, ma solo qualche idea, a partire dal soggetto che donerà l’opera".
A margine delle celebrazioni del Masgalano invece c’è stato un episodio che vi ha colpito in maniera particolare, seguito al lutto della marchesa Misciattelli.
"La Contrada della Torre ha avuto un brutto risveglio la mattina del 22 settembre, dopo la notizia della scomparsa improvvisa di Maria Aurora e la conseguente decisione di annullare la consegna del Masgalano e i festeggiamenti che ne sarebbero seguiti. Poteva già bastare così e invece ci siamo trovati a dover assistere a una scena che ci ha colti del tutto impreparati e alla quale abbiamo risposto con un unico comunicato stampa che esprimeva la nostra indignazione per un comportamento che aveva violato anche l’interno dei locali in un momento di grande difficoltà e di tristezza, oltrepassando ogni limite di rispetto, e che lasciava ogni commento al giudizio della città, che devo dire è stato di condanna unanime del gesto. A questo seguì un comunicato della Contrada Capitana dell’Onda che prendeva le distanze dissociandosi da quanto successo, ma prendere le distanze, a mio parere, serve poco, perché le azioni compiute dai singoli ricadono sempre e comunque sulla Contrada".
A seguito di questo hanno fatto rumore alcune assenze in qualche occasione ufficiale di rappresentanti della Torre e dell’Onda.
"Certamente, a caldo la reazione è stata quella di evitare tensioni e frizioni ulteriori che nei giorni successivi sarebbero state difficilmente evitabili, data l’offesa ricevuta e il conseguente sentimento di rabbia e delusione da noi provata. Abbiamo ritenuto per questo motivo che sarebbe stato sufficiente l’invio di una lettera di condoglianze per la Marchesa, per la quale abbiamo ringraziato anche a nome della famiglia, e dopo una loro assemblea straordinaria ci è stata consegnata una lettera di scuse ufficiali da parte della Contrada, della quale ho messo subito al corrente i torraioli, e alla quale ho risposto solo oralmente ma seguirà anche, come è giusto che sia, una risposta scritta. Sempre per evitare complicazioni, data la vicinanza temporale degli avvenimenti, abbiamo convenuto con il priore Massimo Spessot, alla presenza di due vicari, che sarebbe stato opportuno non prendere parte con propri rappresentanti - senza nessun pregiudizio personale verso di essi - a eventi istituzionali nell’ambito dei reciproci festeggiamenti".
Poteva risentirne anche il clima del Minimasgalano?
"Il nostro modo di intendere ’l’universo Contrada’ ci dice che i bambini devono stare fuori dalle diatribe momentanee dei grandi. Altrimenti quello di cui parliamo sono tutte parole e non sono seguite dai fatti. Le Contrade infatti parlano sempre della necessità di valorizzare i giovani e di farli crescere con i valori del rione. Per diventare giovani bisogna prima essere piccoli e il Minimasgalano è uno strumento perfetto per questa attività formativa. Una manifestazione in cui tutti i bambini si impegnano per molti mesi per cercare di far ben figurare la propria Contrada e al tempo stesso dove si impara a rispettare il valore e i colori degli altri, accettando anche la sconfitta".
E per il futuro cosa si augura il Priore Bianchi?
"Il tentativo di cercare di riparare una qualsiasi offesa, anche con atti concreti di riparazione, va bene, ma questo deve essere seguito da una reale volontà di cambiamento dei rapporti, altrimenti si tratta di gesti di buona volontà ma che non producono frutti concreti per migliorarci. L’episodio accaduto credo che possa essere l’occasione per fare una riflessione serena ma accurata al nostro interno sui rapporti e sul comportamento da tenere con la contrada Capitana dell’Onda e onestamente spero che lo facciano seriamente anche loro. Non mi permetto di entrare in casa altrui, ma auspico che gli autori materiali, di cui non mi appassiona la ricerca di identità e anzi molto poco mi interessa, abbiano proprio dalla loro Contrada un segnale chiaro che servirà da esempio per il futuro. Tutti possono sbagliare, ma dagli sbagli cerchiamo tutti di trarre qualcosa di utile, altrimenti restano sbagli e basta. Noi ribadiamo di non provare verso la contrada Capitana dell’Onda alcuna rivalità, però credo che la civile convivenza debba essere assicurata, proprio in virtù del principio di collaborazione che le Consorelle devono avere nei confronti della città e anche dell’amministrazione comunale. Lo sbeffeggio è una regola del Palio e va accettato quando fatto con intelligenza, quando non va a ledere e disturbare ad esempio il sonno delle persone (che non sono sempre di una sola contrada) che la mattina si alzano e vanno a lavorare. Se questo non è possibile, ne prenderemo atto e agiremo di conseguenza. Una cosa è il Palio, dove ognuno è giusto che persegua la propria strategia che finora ha visto sempre fare contro, sicuro che però oltre certi limiti la giustizia paliesca farà il suo corso; una cosa è invece la normale vita contradaiola, dove il limite del rispetto non deve mai essere superato da nessuna parte e forse qualche collaborazione in più servirebbe per aiutare e semplificare la vita dei cittadini".
La.Valde.