REDAZIONE SIENA

Monna Agnese, una nuova porta sul futuro

L’idea di aprire un’uscita di sicurezza nella sede centrale di via del Poggio per aumentare la capienza e gli spazi per gli studenti

Un nuovo varco, precisamente un’uscita di sicurezza, per aumentare la capienza del Monna Agnese. E’ la soluzione trovata, ma da realizzare, per l’istituto scolastico superiore che ospita oltre 400 studenti, fra liceo linguistico e istituto tecnico Biotecnologico. Una grande scuola, oggi suddivisa su tre sedi – quella centrale di via del Poggio, quella dell’Università in via Bastianini e quella nell’ex istituto Pendola -, che ha bisogno di ‘nuovi spazi’ e che le normative Covid costringono al momento a lasciare a casa una parte degli studenti affidandoli alla teledidattica. La soluzione provvisoria, per quest’anno, è stata trovata nel corso del sopralluogo a scuola che il presidente della Provincia, Silvio Franceschelli, ha fatto ieri mattina, insieme ai tecnici dell’amministrazione provinciale, competente sull’edilizia scolastica delle scuole superiori, e ai vigili del fuoco di Siena, presenti con l’ingegner Loris Barneschi.

"Il problema è che per la normativa Covid la sede centrale del Monna Agnese può ospitare al massimo cento studenti, avendo solo una porta di ingresso e uscita all’edificio – spiega il dirigente scolastico Luca Guerranti –. Qui l’idea: un ulteriore varco, da utilizzare come uscita di sicurezza, consentirebbe di aumentare la capienza dell’istituto, portandola dall’attuale quota 100 a 150 studenti. Questo ci consentirebbe di ospitare due o tre classi in più, a seconda del numero degli studenti delle stesse. Il varco sarebbe da fare sempre in via del Poggio: purtroppo fra permessi, vincoli urbanistici e lavori, mi dicono che ci vorranno circa tre mesi".

Al momento nella sede centrale del Monna Agnese fanno lezione 6 classi, di cui 4 in presenza e 2 in teledidattica: la rotazione, che riguarda tutte le classi, prevede 3-4 settimane in presenza e una settimana a casa con teledidattica. "Oggi abbiamo circa il 75 per cento dei ragazzi in classe - prosegue il preside Guerranti -, ma purtroppo dovremo andare avanti con la teledidattica a rotazione ancora per un po’, finché non troveremo un’altra soluzione. Che per me non è nella ulteriore frammentazione in nuovi spazi, di cui comunque abbiamo bisogno, ma in una localizzazione definitiva e possibilmente unitaria. La prospettiva di poter arrivare a usare l’edificio di viale Sardegna (della Provincia) per me è buona". Il prossimo step sulla strada infinita del Monna Agnese, oltre alla realizzazione del secondo varco in via del Poggio, è nell’incontro fra Provincia, ente locale competente sulla scuola, e il Comune di Siena, proprietario dell’immobile storico a ridosso del Duomo: l’incontro sarebbe già fissato per il primo ottobre, con oggetto proprio il futuro della scuola.

Paola Tomassoni