
I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza le abitazioni delle due famiglie residenti nella stessa palazzina
Il killer silenzioso ha colpito ancora. Fortunatamente la sua presenza è stata scoperta in tempo, ma otto persone residenti a Gaiole in Chianti sono in ospedale per un’intossicazione da monossido di carbonio esalato da un braciere in terracotta acceso per riscaldare l’ambiente.
A rischiare grosso sono stati i componenti di due famiglie abitanti nella stessa palazzina: una di sei persone – genitori, tre bambini e la loro nonna – tutte attualmente ricoverate, ma fortunatamente fuori pericolo, all’ospedale Misericordia di Grosseto dotato di una camera iperbarica; l’altra, una coppia di coniugi, all’ospedale Le Scotte di Siena anche in questo caso in condizioni di salute fortunatamente non preoccupanti.
E’ successo tutto nella notte fra sabato e domenica scorsi nell’appartamento a pianterreno della famiglia più numerosa, da cui è partito l’allarme per una serie di malesseri in corso. I soccorsi sono stati rapidi e con l’arrivo dei vigili del fuoco e dei sanitari, gli intossicati sono stati prima trasportati all’esterno e da qui al pronto soccorso di Siena, prima del trasferimento a Grosseto.
Nel frattempo, anche la coppia che abita l’appartamento al piano superiore ha manifestato i sintomi dell’intossicazione, sia pure in forma più leggera, ed anche i due coniugi sono stati portati a Le Scotte. Nella loro ispezione, i vigili del fuoco hanno anche constato il deterioramento della cucina alimentata a gpl con fuoriuscita di gas, per cui il sindaco Michele Pescini ha ordinato la disattivazione dell’impianto a gpl e diffidato dal suo utilizzo fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.