Non si placa il dibattito intorno alla decisione del rettore dell’Università per stranieri, Tomaso Montanari di non abbassare a mezz’asta le bandiere dell’ateneo in occasione del lutto nazionale per Silvio Berlusconi. Da una parte le proteste, con l’interrogazione del deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti, dall’altra la solidarietà degli studenti dell’Udu e della Cgil Flc-Cgill.
Michelotti chiede al ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini "se è a conoscenza dei fatti e se e quali provvedimenti intenda adottare per stigmatizzare quanto accaduto e porre riparo al danno d’immagine subito dall’Università per stranieri di Siena a causa del comportamento omissivo del professor Montanari irrispettoso delle istituzioni e della persona del presidente Berlusconi".
Il deputato e coordinatore senese di Fratelli d’Italia osserva: "Se veramente, come ha affermato, Montanari è stato animato dalla sua coscienza e non dalla faziosità politica nel comportamento oltraggioso verso le istituzioni e il lutto nazionale, avrebbe dovuto dimettersi dall’incarico di rettore consentendo all’Università per stranieri di Siena di rispettare le norme".
La questione insomma resta calda e domani, tra l’altro, il ministro Bernini sarà a Siena in occasione del Graduation Day.
Sull’altro fronte, a Montanari arriva la solidarietà dell’Unione nazionale degli studenti: "Piena solidarietà al rettore Montanari. Non esporre le bandiere a mezz’asta è una decisione che difende la dignità dello Stato, dimostrando come l’università e l’accademia siano autonome dal potere politico".
Sul piano locale, a sostegno del rettore arriva la Fcl Cgil di Siena, che esprime "solidarietà a Montanari. Pur ribadendo anche noi la pietas umana per la fine di una vita, non possiamo non evidenziare come Silvio Berlusconi sia stato una figura controversa, sia come uomo politico che come imprenditore, distante anni luce dai principi fondativi e costitutivi del nostro sindacato. Come categoria sindacale rappresentativa delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori della conoscenza ci teniamo anche a mettere in evidenza come l’Università non possa essere considerata un palazzo pubblico come gli altri, essendo un’istituzione autonoma che deve avere l’assoluta libertà di dissociarsi da iniziative distanti dai suoi principi fondativi. La Flc Cgil di Siena comunica fin d’ora che si mobilitera’ qualora la presa di posizione del prof. Montanari dovesse avere conseguenze giudiziali".