REDAZIONE SIENA

Montaperti, un tuffo indietro di otto secoli La fiaccolata come rito di una comunità

Molta gente ha preso parte agli eventi, dal libro di Leoncini alla cena

Montaperti, un tuffo indietro di otto secoli La fiaccolata come rito di una comunità

Un significativo gesto di rinnovo di un legame indissolubile, dopo la presentazione, all’Antico Granaio di Montaperti, di ’Un saggio sulla Piramide’, volume di Alessandro Leoncini, già presentato a Palazzo Pubblico. A Montaperti c’era anche Roberto Di Jullo, artista autore del drappellone di luglio. Dopo la cena, il rito che molti senesi amano e che sentono sempre come memoria vivissima: nella notte del 4 settembre è andata in scena la fiaccolata. In tanti hanno camminato verso il cippo nell’antica collinetta che guarda verso le Crete, verso la città turrita che si staglia sullo sfondo.

Un modo per rinsaldare un legame con gli antichi avi di Siena: cercando di sfrondare ogni possibile retorica, sempre inutile, dal racconto, la fiaccolata è il tentativo di ritagliarsi un ruolo più importante, per una comunità che spesso si sente tagliata fuori dalle grandi questioni che agitano il Paese. Montaperti anche stavolta ha avuto il sentore di una rivalsa contro un isolamento non voluto, da una non considerazione che parte da molto lontano.