Monte dei Paschi: "Resta alta l’attenzione sul legame con la città"

Il sindaco sulla vendita da parte del Tesoro. Reazioni di Salvini e Michelotti. Cauta la Cgil: "Devono essere garantiti i diritti e i livelli occupazionali".

Raffica di reazioni alla messa in vendita, da parte del Tesoro, di un altro 15% del capitale. Operazione da 1,1 miliardi che porta il Mef a scendere dal 26,7% all’11,7%. "Un ulteriore consolidamento della banca – dice il sindaco Nicoletta Fabio – , ormai fuori dalle criticità vissute negli anni passati, grazie all’impegno del Governo e alla dedizione degli amministratori, come dimostrano anche il ritorno ai dividendi dell’ultimo bilancio approvato e gli utili registrati nei primi nove mesi del 2024". Il sindaco aggiunge: "Deve essere mantenuta altissima l’attenzione sul radicamento della più antica banca del mondo, che non deve recidere lo storico legame con la città, attraverso la tutela del marchio e, più in generale, dell’attaccamento al territorio. Siena ha costruito Mps, anche con il sacrificio di tanti cittadini e con l’abnegazione dei dipendenti nei momenti più complicati, ed è legittimo rivendicare e difendere questa storia".

Vibranti le parole del ministro Matteo Salvini: "La sinistra era quasi riuscita a distruggere un patrimonio enorme come quello di Mps che oggi invece diventa, grazie all’azione dello Stato e a una gestione ordinata, un polo attrattivo per grandi investitori italiani. Ne sono molto orgoglioso: la strada era ed è quella giusta". Sulla stessa lunghezza d’onda il deputato di FdI Francesco Michelotti: "Grazie all’azione decisa e lungimirante del Governo di Giorgia Meloni, Monte dei Paschi di Siena sta rinascendo come un polo d’attrazione per grandi investitori. Dopo anni di crisi e gestioni discutibili, dopo il disastro della sinistra, l’intervento dello Stato e una governance di grande valore hanno permesso il rilancio della banca, portandola nuovamente a generare utili e a distribuire dividendi".

Più caute le dichiarazioni ddella Cgil. "La prevista cessione di parte delle quote azionarie di Banca Monte dei Paschi da parte del MEF è stata indirizzata, diversamente dalle precedenti tranches, a soggetti ben definiti e non ad investitori diffusi – scrivono Stefano Carli, Fisac Cgil Gruppo MPS, Federico Di Marcello, Fisac Cgil Banca MPS, Chiara Canton, segretaria Nazionale Fisac Cgil – Questo fa sì che inizi a delinearsi un nucleo ben definito di soci industriali e di capitale, che si affiancheranno al MEF, attualmente ancora primo azionista. Al momento è difficile fare previsioni sulle future implicazioni che questo cambiamento determinerà a livello di governance e sulle strategie future; prioritario è comunque per la Fisac Cgil che le organizzazioni sindacali aziendali siano coinvolte ed informate sull’evoluzione della situazione affinché, con qualsiasi scenario, vengano tutelati e garantiti i diritti e i livelli occupazionali, l’integrità del perimetro aziendale e che venga dato valore all’ormai consolidato percorso di ritorno alla solidità ed autonomia di Banca MPS che ha come principali artefici tutte le Lavoratrici e i Lavoratori del Gruppo".