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In occasione della Giornata del Povero, la Caritas di Montepulciano-Chiusi-Pienza lancia un'iniziativa di raccolta dell'olio "vecchio" per aiutare le famiglie indigenti del territorio. Donare 5-10 litri di olio significa dare una bottiglia al mese per un anno a chi non ha la possibilità di mangiare regolarmente.

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Tempo di olio nuovo da usare per colorare la bruschetta e insaporire tanti piatti. Ma chi ha una scorta di quello dell’anno scorso può utilizzarlo per una causa benefica. In occasione della Giornata del Povero, la Caritas diocesana di Montepulciano-Chiusi- Pienza lancia l’iniziativa per la raccolta dell’olio "vecchio". Verrà effettuata ogni lunedì dal furgoncino della Caritas che è munito di bidoni a uso alimentare e dove ogni donatore potrà versare il suo olio. Penserà poi la Caritas a confezionarlo in bottiglie e metterlo nei pacchi alimentari destinati alle famiglie indigenti del territorio dei 15 comuni della diocesi, e non solo. A questa raccolta partecipano le aziende agricole dell’Unione Agricoltori di Siena, le Donne del Vino della Toscana e i soci del Movimento del turismo del vino toscano. "Il dono di 5-10 litri di olio vecchio - ha spiegato Giuliano Faralli, direttore della Caritas di Montepulciano-Chiusi-Pienza - è una piccola cosa e, rispetto al numero delle famiglie povere, sembra ininfluente. Invece, unendo le forze, è possibile trasformare questo piccolo dono in qualcosa di utile. Donare 10 kg significa dare una bottiglia di olio al mese per un anno a una famiglia che non ha la possibilità di mangiare regolarmente". Faralli ha aggiunto che "la Caritas assiste oltre 700 famiglie di questo tipo e mettere una bottiglia di olio in ognuna delle 330 borse alimentari, almeno una volta al mese, significa aiutarli a mantenere la salute perché l’olio dei nostri oliveti ha grandi virtù salutistiche".

L.S.