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Montepulciano aggressione all’Autogrill

La denuncia della Cgil riapre la questione della sicurezza per chi lavora di notte

Lavorare di notte, fare i turni per dare un ristoro ai viaggiatori. Un mestiere dove si conosce tanta gente ma non sempre tutto finisce bene. Un dipendente dell’Autogrill è stato aggredito alle 3 del mattino a Montepulciano, un fatto che ha riacceso i riflettori sul futuro di un luogo con una storia importante. A denunciare l’accaduto è Filcams Cgil. "Sono anni - si legge in una nota - che la Filcams chiede di affrontare il problema del monopresidio, evidenziando il rischio che corrono i dipendenti che svolgono in solitaria il servizio soprattutto tra le 22 e le 6 del mattino. Si parla tanto di sicurezza, senza però intervenire nelle circostanze più cruciali nelle quali viene messa in discussione. Qualche giorno fa l’ennesima aggressione, a Montepulciano: solo grazie alla prontezza di riflessi del dipendente coinvolto è stato possibile evitare conseguenze gravi. Quello del monopresidio resta un problema pressante, una spina nel fianco dei lavoratori: turni solitari spesso di otto ore continuative, durante i quali gli addetti devono gestire la cassa, il banco e fare vigilanza, esposti al contatto con una clientela talvolta imprevedibile e di difficile gestione". Filcams Cgil ha sottolineato che "ormai da due anni e mezzo, i dipendenti sono confinati a lavorare in piccoli container, dopo la chiusura del locale a ponte sgomberato all’improvviso per motivi di sicurezza nell’ottobre 2018. Autogrill si era impegnata con il sindacato, il Comune di Montepulciano e la Regione Toscana ad aprire due locali di dimensioni adeguate, che non sono ancora stati allestiti".