Un grande spavento. Sta facendo molto parlare il crollo delle mura di Collazzi sopra il parcheggio sempre molto affollato durante la stagione turistica a pochi metri dall’ingresso nel centro storico. Per fortuna non ci sono state conseguenze e nessuno si è fatto male. E questa è la cosa più importante. Le immagini, che hanno fatto anche il giro dei social, fanno impressione. A pochi metri dal punto in cui il muro martedì pomeriggio è saltato ci vivono delle persone e, per fortuna, marzo come affluenza non è luglio. Ma perché è successo? "Un fatto spaventoso - spiega il vicesindaco di Montepulciano Alice Raspanti - è venuto giù un pezzo di circa venti-trenta metri in corrispondenza con un edificio dove vive una famiglia. Siamo intervenuti subito con i nostri tecnici, un geologo e un ingegnere strutturista per valutare che non ci fossero rischi per la casa e le persone. La priorità è la sicurezza. Dalla prima verifica fatta il distacco potrebbe essere stato causato da una infiltrazione d’acqua dietro al muro. La presenza di terra bagnata, nonostante non abbia mai piovuto, è un indizio. Ma è una ipotesi, ci sono i professionisti che se ne stanno occupando". Perché la vegetazione è stata tolta? "Purtroppo lì - continua Raspanti - si era creato un rifugio di cinghiali, siamo vicini al centro storico, a metà gennaio ci era arrivata una segnalazione. Siamo partiti con un intervento di ripulitura della scarpata a ridosso delle mura che non sono state toccate. Non c’erano alberi ma rovi ed è stato agito con cautela e delicatezza". Le reazioni non si sono fatte attendere. Il Gruppo Consiliare Centrodestra per Montepulciano (Maccarone, Andreozzi, Faralli e Volpe) ha parlato di "un fatto sconcertante che denota la grave trascuratezza del nostro patrimonio storico, frutto di anni di incuria e mancata manutenzione". Ed ancora: "Il tratto in questione era stato di recente oggetto di alcuni interventi di pulizia affidati dall’Amministrazione Comunale a una ditta esterna, che ne avevano evidenziato in maniera ancor più plateale criticità e fragilità di carattere strutturale, tali da richiedere interventi di carattere estremamente urgente". Secondo Piero Cappelli dell’associazione Il Bersaglio, realtà in prima linea per la tutela ambientale del territorio, "questi interventi vanno fatti con più buonsenso. In tanti hanno pensato che un fatto del genere potesse accadere. Da parte nostra le segnalazioni non sono mai mancate, per questa ed altre zone. Noi ci teniamo a ribadire che non siamo una opposizione ma una organizzazione che vuole dare una mano a chi amministra. Eppure non riceviamo risposte. Va bene puntare sul turismo che è importante ma qui ci vivono anche le persone, bisogna trovare un equilibrio".
Luca Stefanucci