
Montepulciano, sventato colpo al bancomat
di Massimo Cherubini
Era tutto pronto per far saltare il bancomat dell’UniCredit di Montepulciano. L’esplosione, che poteva provocare ingenti danni a cose e persone, è stata evitata grazie al sopraggiungere, durante operazioni di controllo del territorio, di una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Montepulciano. I malviventi si sono sentiti scoperti. Se la sono data a gambe lasciando sul posto tutto il necessario utilizzato concludere il colpo (un piede di porco utilizzato per forzare il bancomat e una batteria, che doveva servire per attivare l’esplosione).
Era poco prima delle quattro di ieri notte quando l’auto dei carabinieri transita davanti all’agenzia della banca. I carabinieri scorgono dei fili che escono dal bancomat, vedono a terra il piede di porco e altri attrezzi. Intuiscono che l’apparecchio automatico è l’obiettivo di un atto criminoso. La certezza l’hanno appena si avvicinano al bancomat. Lo sportello che eroga banconote è stato forzato, dentro è stata inserita la ’marmotta’, ovvero un ordigno che si utilizza di solito per far saltare questi impianti.
Scatta subito l’allarme, sul posto arrivano rinforzi dei carabinieri della locale compagnia, coordinati dal maggiore Angelo Aliberti, che ne è il comandante. Poco dopo arrivano anche gli uomini del nucleo investigativo del Comando provinciale. Intervengono i vigili del fuoco del locale distaccamento, i mezzi del 118, gli uomini delle Polizia municipale.
La zona, siamo in via 1° Maggio nella circonvallazione Cozzani, viene interdetta al traffico sia veicolare che pedonale. C’è un elevato pericolo, occorre attendere gli artificieri, che nelle prime ore del mattino arrivano da Firenze. Procedono alla non facile e assai delicata rimozione dell’ordigno. Inserito una ventina di centimetri dentro il bancomat attraverso lo sportello che eroga le banconote. E’ là che la bomba è stata inserita ed è da là che i carabinieri la rimuovono. Dopo un complicato intervento. Lo spazio per operare è limitato e ogni mossa deve essere cauta. Per poter lavorare meglio gli artificieri utilizzano un divaricatore. Estraggono l’ordigno artificiale e lo mettono in sicurezza. Poche ore dopo viene fatto brillare in una zona al riparo da ogni rischio.
Il colpo al bancomat è andato male. L’esplosione non c’è stata evitando le conseguenze, e potevano esser gravissime, che ne potevano derivare. Un ordigno artigianal,e ma potente usato per potar via qualche migliaio d’euro. I carabinieri hanno da subito attivato le indagini per giungere all’individuazione degli autori di questo tentato furto ma, soprattutto, di persone che hanno messo a serio pericolo a sicurezza delle persone e delle cose. La zona dove è accaduto il fatto si trova nelle vicinanze del centro storico. Isolata ma vicino alle mura della città poliziana.