La repentina e incredibilmente ravvicinata scomparsa di Max Frezzato e Giulio Pellegrini, autore di grandissimo valore il primo, raffinato artista-artigiano il secondo, ha mostrato ancora una volta quanto Montepulciano continui a vibrare per il fumetto. Frezzato, che si è spento il 21 ottobre 2024 a Torino, sua città natale, a soli 57 anni, aveva eletto questo territorio a propria residenza come, nel tempo, avevano già fatto Andrea Pazienza e Danijel Zezelj; Giulio Pellegrini, poliziano, che nel mondo dei fumetti (e dell’arte) era totalmente immerso e da quel mondo aveva tratto grande ispirazione, è improvvisamente mancato il 22 dicembre, a 62 anni di età.
I due erano molto amici, nella galleria ‘Chine di Ferro’ di Pellegrini erano rimaste esposte bellissime tavole realizzate da Frezzato. Nella scia di profondo dolore e di autentica mancanza suscitata da questi eventi luttuosi, si sono innestate idee e iniziative, tese a conservare e valorizzare il patrimonio culturale lasciato da due, si sono rinsaldati gruppi comprendenti amici, addetti ai lavori, semplici appassionati e ammiratori. Testimone e protagonista dell’epoca d’oro del fumetto a Montepulciano, la cui eredità è rappresentata proprio da questo fermento, è Paolo Barcucci. Poliziano anche lui, studente di filosofia con esperienze professionali nel cinema e nella fotografia, nel 1979 Barcucci fonda, col concittadino Mauro Paganelli, gli Editori del Grifo, con l’obiettivo di pubblicare libri dedicati a chi i fumetti li scrive e li disegna. Il caso vuole che a Montepulciano fosse approdato in quegli anni Vincenzo Mollica, non ancora volto arci-noto della Rai ma autore e coordinatore giornalistico dell’emittente televisiva Tele Amiata, che attribuisce all’impresa ulteriore spessore. Trasportata dalla casa editrice, Montepulciano entra in un universo le cui stelle si chiamano Guido Crepax, Hugo Pratt, Milo Manara, naturalmente Pazienza (giusto per citarne alcuni), fino al mito assoluto, Federico Fellini. Ma Paolo, pur impegnatissimo come imprenditore, non lascia mai l’amata Rolleiflex e, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, raccoglie immagini dei protagonisti della nona arte, dagli attimi di lavoro agli scorci di vita quotidiana. Un’opera che si rivela preziosissima quando l’autore decide di trarre da quello sterminato archivio cinquantasette fotografie che vanno a formare la mostra ‘Click e strip’.
Una carrellata ricca, a tratti potente, a tratti delicata, che restituisce un volto a nomi più noti e che, dopo essere stata accolta nel 2023 da Cortona Comics, sarà ospitata da domani al 30 marzo 2025 nel Palazzo del fumetto di Pordenone, il più grande museo europeo di comics. E come ha affermato Marco Dabbà, presidente della struttura, "le istantanee di Paolo Barcucci restituiscono l’immagine più genuina di straordinari artisti entrati nel nostro immaginario collettivo".