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Monteriggioni, che duello. I Silvicoltori si oppongono ai progetti del Comune

"Ribadiamo il nostro no agli espropri larvati, che sono illegali senza prevedere indennizzi. La politica deve prestare attenzione alle nostre giuste rivendicazioni".

Monteriggioni, che duello. I Silvicoltori si oppongono ai progetti del Comune

I Silvicoltori della Montagnola Senese si oppongono "agli espropri larvati prospettati dal Comune di Monteriggioni". Un no che arriva dopo un incontro pubblico, ad Abbadia Isola, per la presentazione degli itinerari escursionistici che saranno inseriti all’interno del progetto Valdelsa Valdicecina Outdoor. "I responsabili del progetto - spiegano i Silvicoltori - si sono prodigati nella ricognizione della rete di percorsi escursionistici (a piedi e in bicicletta) che intenderebbero promuovere attraverso il tracciamento di una rete escursionistica, funzionale all’offerta turistica. Lodevole intenzione, ma il problema nasce dalle modalità di tracciatura e validazione tecnica dei percorsi che gli Amministratori intenderebbero far aderire a un format unico per tutto l’ambito e che, sempre secondo gli Amministratori di Monteriggioni, capofila dell’operazione, risponderebbe agli standard richiesti dal mercato per essere in linea con la normativa. I Silvicoltori sono riusciti a far ammettere ai relatori che a fronte degli espropri dei diritti di passo e della iscrizione di servitù sui terreni privati, nessuna indennità compensativa sarebbe stata loro prevista".

E ancora: "Soprattutto gli Amministratori interpellati - affermano – non sembrano essere risultati a conoscenza dei titoli del Club Alpino Italiano per l’inserimento nel loro piano della sentieristica inscritta alla Rete Escursionistica Toscana prevista dalla legge regionale, limitandosi a prenderla ‘per buona’. Ma noi siamo in attesa da quasi un anno di una risposta a una precisa istanza formulata alla Regione Toscana. Per questo il Comune di Monteriggioni prosegua pure nel suo disegno di esproprio larvato: i silvicoltori e l’ambiente pagheranno per un business che li vede fornitori di materia prima, la risorsa ambientale, ma che li vede esclusi da ogni beneficio". Quali le conseguenze? "I Silvicoltori saranno penalizzati economicamente dal danno recato dalla iscrizione coattiva di servitù di passo da parte del Comune che limiterà sensibilmente il loro diritto di proprietà, tutelato dalla Costituzione e dal Codice Civile. I nostri boschi declamati come meraviglia ambientale, lo sono per l’esclusivo frutto dell’azione capillare dei silvicoltori. Per questo ribadiamo il nostro no agli espropri larvati, che sono illegali senza alcun indennizzo. Siamo certi - concludono - che la politica sarà pronta a prestare attenzione alle nostre giuste rivendicazioni".