
Con orgoglio il Museo archeologico di Monteriggioni conferma di aver raggiunto le 38mila presenze
Un museo terapeutico. La bellezza, la storia e la memoria fanno bene. All’economia e alla salute. Il Museo archeologico di Monteriggioni ha tagliato in questi giorni il prestigioso traguardo dei 38 mila visitatori in nemmeno due anni di vita. Ma c’è di più. Il MaM si sta rivelando anche un valido alleato dei medici e delle famiglie contro l’Alzheimer con laboratori e iniziative varie per gli anziani che soffrono di questa patologia. "Il motivo del successo del museo risiede nel fatto che non si limita a conservare e narrare storie, ma si propone come uno spazio democratico di partecipazione attiva, stimolando il pensiero critico e rafforzando il senso di comunità- spiega l’assessore alla Cultura, Marco Valenti-. La cultura diventa così un elemento di welfare sociale, promuovendo la coesione e il benessere esperienziale, in perfetta sintonia con la definizione di museo dell’Icom. Il nostro museo svolge infatti un ruolo cruciale nel promuovere tali istanze; oltre a preservare e studiare il patrimonio culturale, si configura come un luogo di educazione e intrattenimento, offrendo un’esperienza che arricchisce la conoscenza e stimola la scoperta". Un museo, quello nella cornice del millenario complesso monumentale di Badia Isola, con effetti curativi. "Sin dalla sua apertura fa parte della rete toscana "Musei per l’Alzheimer", in collaborazione con la Fondazione Musei Senesi e il Dipartimento di Scienze Storiche e Beni Culturali dell’Università di Siena- afferma ancora Valenti-. Con il progetto "Storie nella Storia", il museo si impegna a mantenere attive e inserite nel tessuto sociale le persone affette da questa patologia, con percorsi inclusivi che sfruttano l’archeologia come potente strumento comunicativo ed evocativo. Questo approccio etico vede gli archeologi lavorare in sinergia con professionisti del settore geriatrico e sociosanitario, offrendo un contributo che supera la semplice divulgazione culturale. Il MaM è stato insignito dalla Regione del riconoscimento di Museo di rilevanza regionale. La strada tracciata è dunque quella giusta". Infine, un’altra curiosità. E’ una coppia di Borgo San Lorenzo (nella foto) ad avere varcato la soglia dei 38mila visitatori al Museo Archeologico di Monteriggioni: un viaggio a ritroso nella storia del borgo, dal medioevo fino alla protostoria. Un viaggio anche terapeutico.
Marco Brogi