Fu una coda drammatica degli Anni di piombo, il più grave atto di terrorismo che colpì Siena in quel cupo decennio a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta. Ieri a Monteroni d’Arbia si è svolta la cerimonia militare e religiosa di commemorazione dell’eccidio dei carabinieri Giuseppe Savastano e Euro Tarsilli, presenti le autorità civili e militari tra cui il prefetto di Siena, il sindaco di Monteroni d’Arbia, i massimi rappresentanti delle Forze dell’ordine e delle Forze armate della provincia e il comandante provinciale dei carabinieri. Inoltre, erano presenti i familiari dei caduti e gli studenti delle scuole medie “R. Fucini” di Monteroni d’Arbia.
Sono trascorsi 43 anni da quel 21 gennaio 1982, quando a Monteroni d’Arbia i Carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano furono uccisi da un commando di terroristi di Prima Linea. Una cellula del gruppo terroristico aveva compiuto una rapina in una filiale della Banca Monte dei Paschi, alla periferia di Siena in zona Acquacalda. Il comandante della stazione Carabinieri di Murlo, maresciallo Augusto Barna, e i due giovanissimi carabinieri della stazione di Monteroni, fermarono il bus di linea tra Siena e Montalcino, informati dalla centrale operativa che i terroristi avrebbero potuto essere a bordo per fuggire.
Il maresciallo Barna salì sul pullman a bordo del quale vi erano circa trenta viaggiatori, individuò due persone sospette, quelle giuste, un uomo e una donna, e le invitò a scendere. Mentre i due scendevano dal mezzo, controllati dal maresciallo Barna, un terzo uomo si accodava al gruppo. All’improvviso estrasse una pistola ed esplose una serie di colpi all’indirizzo dei militari che, immediatamente caddero, colpiti a morte. Il maresciallo Barna, invece, rispose al fuoco uccidendo un terrorista e ferendone un altro ma, a sua volta colpito, riuscì a trovare riparo in un caseggiato vicino.
"Monteroni d’Arbia – ha affermato il sindaco Gabriele Berni – non dimenticherà mai il sacrificio dei carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano e il ferimento del maresciallo Augusto Barna, colpiti mentre svolgevano un servizio per tutelare la nostra comunità. Il ricordo di quel tragico evento lo sentiamo come un dovere necessario, che rinnoviamo ogni anno con grande forza, come istituzioni e come cittadini, per rendere onore a Euro ed a Giuseppe nel nome dei valori civili in cui credevano loro e in cui crediamo fortemente anche noi: la libertà e la democrazia".