Montomoli: "PalaEstra, paradosso del Comune" a Siena

La Emma Villas Volley attende con ansia la decisione della commissione provinciale di vigilanza e sicurezza relativamente all'impianto del PalaEstra. La Mens Sana Basket è meno preoccupata, ma il presidente del Costone invita a una gestione oculata delle risorse.

"La Emma Villas Volley rimane in attesa di quelli che saranno il giudizio e la risposta della commissione provinciale di vigilanza e sicurezza relativamente all’impianto del PalaEstra. La società biancoblu attende di sapere se il palazzetto dello sport di viale Sclavo verrà ritenuto agibile o meno, successivamente in base a quello che sarà il giudizio della commissione valuterà il da farsi. Al contempo Emma Villas Volley comunica che viene rinviato a data da destinarsi l’inizio della preparazione del team. La data inizialmente fissata al 20 agosto come inizio della preparazione fisica della squadra non potrà essere rispettata".

Le parole ufficiali sono meno amare dello stato d’animo dei vertici dell’Emma Villas alla vigilia del campionato di A2 e con l’ultimatum di fine agosto per "valutare lo scenario futuro e la gestione degli impegni assunti con giocatori, staff e Legavolley". La prossima settimana la società vuole sapere se potrà giocare al PalaEstra le partite di campionato, o se dovrà rinunciare alla A2. Con tutte le conseguenze di richieste danni e contenziosi che si apriranno con la Lega volley e con il Comune come bersaglio.

La Mens Sana Basket aspetta con meno ansia. La serie C potrebbe avere il palazzetto del Cus come teatro e un accordo con la Virtus da trovare. Come se non bastasse, Emanuele Montomoli, presidente del Costone, butta benzina sul fuoco. "È paradossale che la precedente amministrazione comunale, durante un periodo di restrizioni finanziarie, si sia assunta l’onere del PalaEstra - è l’intervento di Montomoli - con la certezza che parte dei costi venissero coperti dagli affitti delle società ospitate. Lo sport, a livello semiprofessionistico o professionistico, dovrebbe essere autosufficiente. Non è plausibile che il settore pubblico debba sostenere le ambizioni di soggetti privati, nemmeno attraverso la gestione delle infrastrutture". L’epilogo di Montomoli è un invito a una gestione oculata delle risorse, evidenziando l’impatto positivo a lungo termine che può derivare dagli investimenti nelle strutture sportive della città.