Siena, 17 marzo 2023 - Il dettaglio più curioso, e al tempo stesso sorprendente, che emerge dalla richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Genova nei confronti dei tre pm che indagarono sulla morte di David Rossi, è l’impossibilità di "notificare l’invito a presentarsi per rendere l’interrogatorio" al colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco.
E’ andato in pensione e si è trasferito ad Hammamet, in Tunisia, luogo ben noto alle cronache giudiziarie. Aglieco è indagato per falsa testimonianza, dovrebbe rispondere di tante dichiarazioni fatte sia alla commissione d’inchiesta parlamentare, nella nota audizione di metà dicembre 2021, sia ad altri magistrati. Se la morte di David Rossi, il manager del Monte dei Paschi precipitato dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni il 6 marzo 2013, a un certo punto si è trasformata in un giallo nazionale, in uno dei misteri italiani "come Ustica o la strage di Bologna" per usare i paragoni di un articolo su "Le Monde", molto si deve alle dichiarazioni del colonnello Aglieco. Parlò davanti ai deputati della commissione a metà dicembre 2021, per quattro ore e mezzo smontò con dovizia di particolari i racconti dei festini hard, le parole del presunto escort, le indiscrezioni sui partecipanti a quelle feste nelle ville. Gli ultimi 30 minuti della sua audizione furono una serie di accuse soprattutto contro il pm Antonino Nastasi, uno dei tre magistrati (gli altri sono Nicola Marini e Aldo Natalini) che indagarono sulla morte e che per la procura di Genova "non hanno commesso nessun reato, né occultato indizi".
Stando alle parole del colonnello, Nastasi avrebbe risposto al cellulare di David Rossi alla telefonata dell’onorevole Daniela Santanchè, ore dopo la morte del manager. Avrebbe toccato il computer, svuotato il cestino della carta sulla scrivania, si sarebbe seduto alla sua sedia, in sostanza facendo tutto quello che il manuale dell’investigatore dice che non si deve fare in una scena del crimine. L’audizione di Aglieco è diventata la clava più pesante usata dal senatore Matteo Renzi per colpire i pm dell’inchiesta Open che lo vede coinvolto. E’ riportata anche nel suo libro ed è stata usata in tante trasmissioni tv.
Poi i tabulati telefonici e altre testimonianze hanno smontato la ricostruzione del colonnello. Che è indagato per falsa testimonianza anche perché avrebbe mentito già sul perché sarebbe stato tra i primi ad accorrere nella sede del Monte dei Paschi, la sera della morte di Rossi. Lui ha sempre detto di aver seguito una volante. In realtà era stato chiamato al cellulare da un collega del manager Mps, che l’aveva avvertito del dramma.