"Morte di David Rossi e altri omicidi. Non ha ammesso responsabilità"

E’ durato 50 minuti l’incontro del presidente Vinci con il presunto killer De Pau. "L’ipotesi di sentire Correa" .

"Morte di David Rossi e altri omicidi. Non ha ammesso responsabilità"

"Morte di David Rossi e altri omicidi. Non ha ammesso responsabilità"

di Laura Valdesi

"Non c’è stata alcun ammissione di responsabilità, né per quanto riguarda la morte di David Rossi,né di altri omicidi, compresi quelli delle tre donne nel quartiere Prati del 2022", sintetizza Gianluca Vinci, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta bis sulla morte nel 2013 dell’allora capo della comunicazione di Banca Mps. L’incontro in carcere a Rebibbia con il presunto killer Giandavide De Pau è durato ieri circa 50 minuti, alla presenza dei suoi difensori, Alessandro De Federicis e Barbara De Benedetti, mentre il tenente colonnello del Ris di Roma Adolfo Gregori verbalizzava tutto. Un passaggio giustificato dal fatto che due ufficiali di polizia giudiziaria nel 2019 ascoltarono De Pau in merito alla sua autoaccusa dell’uccisione di David Rossi. Nel corso del colloquio in carcere gli inquirenti si resero però conto delle condizioni psichiche in cui si trovava all’epoca.

"Un incontro fumoso – ribadisce Vinci –, non c’è stata ammissione di alcuna responsabilità, abbiamo trovato un soggetto non molto disponibile e che ha mostrato aspetti di non troppa stabilità relativamente a quanto asseriva, tenendo un atteggiamento particolare. E a più riprese evidenziando di temere ripercussioni". I cinquanta minuti sono stati fonoregistrati "per cui decideremo con gli altri colleghi della commissione, anche alla luce di valutazioni che mi riservo di fare con loro magari all’inizio della prossima settimana, se rendere pubblico il contenuto, unitamente al verbale. Sarà anche deciso se audirlo oppure procedere con altre attività rimaste in sospeso dalla scorsa commissione", osserva Vinci il quale spiega che De Pau su Rossi si è limitato ad osservare ’che è morto da tanto tempo, occupatevi di altro’".

Se l’attività della commissione dovesse proseguire senza audire il detenuto, spiega il presidente Vinci, c’è l’intenzione di ascoltare il brasiliano William Correa, condannato per la morte di una lucciola in una casa di Vallerozzi nel 2013. "Nel frattempo i nostri consulenti – osserva Vinci – stanno riguardando la documentazione e qualche incongruenza comincia ad emergere". Non esclude poi, sebbene non sia in calendario, un sopralluogo a Siena, fra l’autunno e l’inverno, per farsi un’idea dei luoghi dove è accaduta la tragedia.