"Non riesco ad esprimere altro se non eterna riconoscenza ad una delle persone più straordinarie che abbia incontrato in questi terribili otto anni: Walter Rizzetto". Così Antonella Tognazzi, riferendosi al deputato di Fratelli d’Italia, ha commentato su facebook il via libera alla Commissione d’inchiesta per fare chiarezza sulla morte di David Rossi. Un ok giunto praticamente all’unanimità – 303 voti favorevoli, un solo contrario – e dunque trasversale. A otto anni di distanza dalla morte dell’ex capo della comunicazione di Banca Mps – era il 6 marzo 2013 quando precipitò dalla finestra di Rocca Salimbeni – restano ancora dubbi sulla sua morte. "Il nostro sostegno trasversale è la migliore risposta per chi ancora crede nella politica, nel Parlamento, per chi ancora si fa delle domande", la conclusione del discorso appassionato dell’onorevole Rizzetto che si è anche tolto qualche sassolino dalle scarpe. Quando nell’intervento, declinate una serie di circostanze che hanno lasciato aperti i dubbi sulla morte di David, chiede: ‘Bastano a chi vuole derubricare tutto come normale? Bastano, questi elementi, per poter mandare al diavolo le persone che, anche in questi due anni, mi hanno battuto una pacca sulla spalla dicendo ’lascia stare perché tanto David Rossi si è ucciso’?". E annuncia "che come Parlamento e Commissione d’inchiesta non saremo giudici, non saremo pm, non saremo avvocati, ma parlamentari e cittadini che chiedono la verità su un argomento e su una vicenda che, per l’idea che mi sono fatto, di verità nascoste ne ha ancora molte". "Ci proponiamo di ricostruire in maniera puntuale i fatti, le cause ed i motivi che portarono al tragico epilogo. Acquisiremo, esamineremo e valuteremo il materiale giornalistico e quello investigativo, mettendoli a confronto e valutando le eventuali incongruenze ed inadempienze, considerando anche gli eventuali ritardi nella direzione e nello svolgimento delle indagini. Lo faremo in maniera decisa – annuncia Luca Migliorino (M5S) – avvalendoci degli stessi poteri e limitazioni dell’autorità giudiziaria. Non sarebbe la prima volta che emergono nuove verità processuali, in corso d’opera, proprio grazie a chi ha trovato il coraggio di parlare, anche rischiando qualcosa di personale. Questo Paese non merita casi ombra. E lo dico con forza, ai colleghi degli altri partiti. Lavoriamo insieme perché questa commissione non abbia colore politico, perché la verità è nell’interesse di tutti. Chi sa, parli". "Faremo di tutto per fare luce sulla vicenda, nel rispetto dei familiari, della città di Siena e dell’Italia tutta, che non merita un altro caso oscuro. Solo dove c’è verità ci può essere democrazia", affermano in una nota i deputati della Commissione Giustizia e della Commissione Finanze della Camera.
La.Valde.