Fumata nera per i due componenti della commissione parlamentare d’inchiesta bis sulla morte di David Rossi che ieri mattina sono andati in missione nel carcere di Prato. Qui si trova recluso William Villanova Correa, condannato per l’omicidio di una prostituta in una casa di via Vallerozzi nel marzo 2013 a Siena.
"Non ha voluto rilasciare dichiarazioni", conferma il presidente della commissione Gianluca Vinci, accompagnato in Toscana dall’onorevole Valentina D’Orso (M5s) e dal tenente colonnello dei Ris di Roma Gregori che ha redatto il verbale dell’incontro con Correa. Che in passato, ai pm di Genova, avrebbe detto di conoscere gli autori della morte dell’ex capo della comunicazione di Banca Mps volato da Rocca Salimbeni il 6 marzo 2013. "Sulle prime non voleva neppure uscire di cella, successivamente l’hanno convinto le guardie. Ci ha riferito che alle 7,30 gli era stato notificato un atto per una vicenda diversa da quella di cui si occupa la commissione ed era turbato", spiega il presidente Vinci. Presente anche l’avvocato Roberto Nesticò che assiste il detenuto. "Correa ha dato la disponibilità ad un incontro futuro – ha proseguito Vinci – è sembrata una persona lucida. Che sa bene ciò che fa. E’ stato comunque garbato e gentile. Valuteremo in una prossima seduta plenaria della commissione se ascoltarlo oppure lasciar perdere. Ci sono elementi da valutare anche per quanto riguarda la credibilità di un testimone, richiedono un piccolo rinvio".
Questa dunque la prossima mossa della commissione d’inchiesta bis. "Per quanto attiene invece al materiale che invieremo, come annunciato, alla Dda di Bologna – chiarisce il presidente Vinci – serviranno ancora un paio di settimane per selezionare il materiale fra la mole di documenti di cui la commissione è in possesso. I consulenti ci stanno lavorando".
La.Valde.